Economia
Giovedì 22 Marzo 2012
Squinzi alla presidenza, i commenti:
«Confindustria si ricompatterà»
Tanti i commenti dopo l'elezione di Giorgio Squinzi alla guida di Confindustria, con 93 voti favorevoli contro gli 82 a Alberto Bombassei.
Emma Marcegaglia
«Come sempre stato tutti si ricompatteranno intorno al nuovo presidente, che sarà il presidente di tutti, di chi lo ha votato e di chi non lo ha votato. Solo una Confindustria unita, compatta, forte, indipendente, può continuare a agire per il bene degli imprenditori e per l'interesse generale in uno scenario difficile. C'era un clima molto bello, di grande volontà di compattezza e unità da parte di tutti. Lo stesso Alberto Bombassei a fatto un discorso molto costruttivo, ammettendo che Giorgio Squinzi ha vinto».
«La giunta era al gran completo, avevamo 177 presenze su 186 aventi diritto: come sapete è stata una campagna elettorale molto vivace, hanno fatto competizione due imprenditori straordinari, due campioni del Made in Italy, con grande vocazione internazionale e di grande successo».
Nei due mesi che mancano all'assemblea privata del 23 maggio «lavoreremo insieme, ci conosciamo da molto tempo», quindi «condivideremo le scelte di questi due mesi. C'è la volontà parte di tutti di ricompattarsi, credo che questa sia una buona giornata di rinnovamento per Confindustria».
L'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti
Confindustria «si può ricompattare su un programma, che credo sia simile per entrambi. Ha vinto una persona di alto valore, così come lo è anche il suo concorrente. Siamo fiduciosi che Confindustria si compatterà e porterà avanti il suo compito. Non c'è spaccatura. Squinzi farà il necessario per mantenere Confindustria compatta.
Luca Cordero di Montezemolo
«Di fronte ad una Confindustria che può sembrare spaccata si apre la grande possibilità di guardare al futuro, avendo tutti grande senso di responsabilità, avendo come priorità l'unità di Confindustria. In un momento di grave difficoltà per il Paese anche Confindustria avrà grande responsabilità per essere ancora più forte e più unità». «Dobbiamo avere grande responsabilità, remare tutti nella stessa direzione prendendo atto del risultato del voto in Giunta».
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso
«Le mie congratulazioni per la designazione a nuovo presidente di Confindustria. Mi auguro che l'atteggiamento costruttivo e responsabile dimostrato negli anni alla guida di Federchimica, nonchè la sua storia professionale di imprenditore di grande successo, siano un punto di riferimento per la costruzione di relazioni sindacali positive, nel segno dell'accordo interconfederale del 28 giugno scorso. Così come mi auguro che la sua presidenza punti alla valorizzazione del lavoro e dei lavoratori che sono la vera ricchezza di questo Paese, il vero e unico punto di riferimento dal quale ripartire adesso per il futuro».
Alessandro Benetton
«Dal clima che si respirava c'era già una volontà di ricompattarsi, i problemi che ha il Paese sono tanti e non è il caso di spaccature. C'erano due canditati di grande caratura, e anche questo è un buon segnale per Confindustria, questo finale sul filo di lana è indice di una qualità molto alta».
L'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni
«Sono contento: la posizione di Eni ha evitato un equilibrio che non sarebbe andato bene. Eni ha fatto la differenza: abbiamo sei voti, abbiamo votato per Giorgio Squinzi. Così è stato evitato un pareggio che sarebbe stato una cosa piuttosto antipatica». Personalmente Scaroni non ha votato: «Ero a Londra, mi sono precipitato a Roma ma non sono arrivato in tempo per votare. Mi sembra che tutto sia andato bene: saremmo caduti in piedi comunque».
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni
«Faccio i miei complimenti a Giorgio Squinzi, personaggio di grandissime capacità sia come imprenditore che come persona. Particolare soddisfazione per il fatto che la presidenza sia stata contesa tra due imprenditori lombardi, persone di grandissimo livello. Questa nomina avviene in un momento strategico e importante in cui gli italiani devono dare un forte e intelligente contributo per la ripresa economica del Paese».
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