Confindustria, nuovo presidente
La spunta Squinzi per 11 voti

Giorgio Squinzi è il nuovo presidente di Confindustria. Con il voto segreto la giunta gli ha dato 93 voti favorevoli contro gli 82 a Alberto Bombassei, indicando così l'amministratore di Mapei come presidente designato.

Giorgio Squinzi è il nuovo presidente di Confindustria. Con il voto segreto la giunta gli ha dato 93 voti favorevoli contro gli 82 a Alberto Bombassei, indicando così l'amministratore di Mapei come presidente designato.

Giorgio Squinzi, di Cisano Bergamasco, ha sessantanove anni. Da 30 è alla guida della Mapei, gruppo produttore di adesivi e collanti (tra l'altro possiede la Vinavil) fondata nel 1937 a Milano dal padre Rodolfo e che oggi fattura 2,1 miliardi di euro con 7.500 dipendenti in 27 paesi. Attualmente il Gruppo è composto da 68 aziende consociate con 59 stabilimenti produttivi operanti nei 5 continenti in 27 nazioni diverse. Squinzi, che è stato presidente della Federchimica, è anche il presidente del Sassuolo Calcio, ma è soprattutto un grande appassionato di ciclismo, come confermano le sponsorizzazioni in questo sport.

Nel suo programma punta soprattutto sulla semplificazione: «In Italia - ha sottolineato - ci sono circa 200.000 leggi che regolano l'attività economica; in altri Paesi sono solo 50.000. Quando il numero delle leggi è così elevato, si può trovare tutto e il contrario di tutto, compresa qualche fuga in avanti».

CHI È GIORGIO SQUINZI
nato a Cisano Bergamasco il 18 maggio 1943, fin da giovanissimo comincia a lavorare nell'azienda fondata dal padre Rodolfo nel 1937 che produce materiali ausiliari per l'edilizia. Nel 1970, dopo una laurea in chimica industriale, fonda con il padre la Mapei. Il gruppo industriale è il maggior produttore mondiale di adesivi e prodotti chimici per l'edilizia. Impiega 7.500 persone, ha 59 stabilimenti produttivi, 9 in Italia e 50 nel resto del mondo. L'azienda destina a Sviluppo e Ricerca il 5% del proprio fatturato e il 12% dei propri dipendenti. La società non è quotata in Borsa e non sembra essere attratta dalle sirene di Piazza Affari. Ex presidente di Federchimica, è la prima volta di un «chimico» è alla guida di Viale dell'Astronomia

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