Trentacinque aziende Bg
pronte per lo sbarco in Borsa

«Sono 35 le società bergamasche che potrebbero essere quotabili in Borsa, le aziende che hanno, cioè, già i pre requisiti per poter intraprendere un processo di quotazione in tempi rapidi». È l'indicazione espressa da Jerusalmi, ad di Borsa Italiana.

«Sono 35 le società bergamasche che, secondo le nostre analisi, potrebbero essere quotabili in Borsa, le aziende che hanno, cioè, già i pre requisiti per poter intraprendere un processo di quotazione in tempi rapidi».

È l'indicazione espressa da Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, in occasione del suo intervento all'incontro organizzato giovedì sera dal Rotary club Bergamo sud guidato dalla presidente Nicoletta Silvestri.

Sul piano nazionale, ha aggiunto Jerusalmi, «le società quotabili sono circa 350. La quotazione è un percorso che deve avere un punto di partenza chiaro e un progetto di crescita da parte dell'azienda. Oggi con il ricambio generazionale in corso all'interno di tante imprese la quotazione in Borsa è guardata con più interesse: è vista come un'occasione per crescere, per competere e per raccogliere capitali».

La nostra Borsa, ha proseguito l'amministratore delegato, «è molto più internazionale di quanto si possa immaginare. C'è da parte nostra un grosso sforzo per promuovere le nostre aziende e per dare loro la possibilità di raccogliere capitali sul piano internazionale. Il problema della Borsa italiana riguarda le sue dimensioni: è piccola rispetto alla dimensione dell'economia del nostro Paese».

Una società bergamasca è già pronta per la quotazione. È il gruppo Ivs di Seriate, 280 milioni di fatturato e 140 mila distributori di bevande installati fra Italia, Spagna e Francia. Approderà a Piazza Affari tramite la fusione in Italy 1, già sul listino, tra le società d'investimento.

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