Economia / Bergamo Città
Lunedì 12 Marzo 2012
«Popolare», risultati in crescita
L'utile netto chiude a 171,8 milioni
Risultati in crescita per la Banca Popolare di Bergamo il cui bilancio al 31 dicembre 2011ha confermato la solidità dell'istituto di credito. La solidità patrimoniale della Banca rimane confermata con coefficienti elevati e ben al di sopra dei valori minimi stabiliti dalla normativa vigente.
Risultati in crescita per la Banca Popolare di Bergamo il cui bilancio al 31 dicembre 2011– approvato lunedì 12 marzo - ha confermato la solidità dell'istituto di credito.
Il progetto di bilancio dell'esercizio 2011 chiude con un utile netto di euro 171,8 milioni, significativamente in crescita rispetto ai 106,7 milioni del 2010 (+61%). L'esercizio ha registrato un risultato della gestione operativa in crescita del 30,6% a 366,1 milioni di euro. Il miglioramento è ascrivibile al buon andamento delle principali voci di ricavo e alla contestuale contrazione delle più rilevanti voci di costo; in particolare: i proventi operativi sono risultati pari a 843,3 milioni (+9,7%) in virtù del progresso del 13,5% del margine di interesse, attestatosi a 503,6 milioni, associato all'incremento del 4,6% delle commissioni nette a 316 milioni.
La voce degli oneri operativi ammonta a 477,1 milioni circa, in flessione del 2,3% rispetto a fine dicembre 2010, con risparmi di 11,4 milioni; nel dettaglio le spese per il personale attestatesi a 272,4 milioni, sono calate dell'1,8%; le altre spese amministrative, con un saldo di 197 milioni, sono diminuite del 3,5% circa. L'incremento dei proventi operativi ed il contestuale decremento degli oneri determinano il miglioramento del rapporto Cost/Income, ridottosi al 56,6% (63,5% a dicembre 2010).
Positiva l'evoluzione delle rettifiche su crediti, scese a 83,1 milioni di euro (di cui 73,6 milioni per accantonamenti analitici su crediti non performing e 9,5 milioni su crediti in bonis) dai 96,2 milioni di euro 2 del 2010; il rapporto tra l'ammontare delle rettifiche e l'entità degli impieghi determina un costo del credito dello 0,42%, in contrazione rispetto allo 0,47% di fine 2010. Per quanto riguarda gli aggregati patrimoniali, gli impieghi al segmento di clientela “famiglie e imprese del territorio” sono cresciuti anno su anno del 4,5%, a fronte della riduzione del 33,3% dei finanziamenti al segmento “Large Corporate”, in coerenza con l'obiettivo di non far mancare il sostegno alle economie locali neppure nei momenti di maggior crisi dei canali di accesso alle fonti di liquidità.
Tenuto conto degli opposti andamenti degli impieghi dei due macro segmenti di clientela, gli impieghi complessivi della banca registrano una riduzione anno su anno del 3,3%, attestandosi a euro 19,6 miliardi a fine 2011. Le persistenti difficoltà del contesto economico finanziario hanno influenzato la dinamica dei crediti dubbi netti che a fine anno ammontano a 1,2 miliardi di euro , in crescita del 14,2%. Nell'ultimo trimestre del 2011, si è assistito peraltro ad una inversione di tendenza della voce che, nel raffronto con i dati di settembre, mostra una flessione di due punti percentuali. Il rapporto sofferenze nette/impieghi netti si è attestato al 2,29% (rispetto all'1,74% di fine anno scorso); il rapporto incagli netti/impieghi netti è pari al 2,41% (1,87% a fine 2010). Per quanto attiene alla raccolta diretta da clientela, la contingente difficoltà nell'accumulo del risparmio delle famiglie ha determinato la flessione dell'aggregato, che si attesta a 18,9 miliardi di euro (- 3% circa), al netto dei rapporti infragruppo e del segmento Grandi Imprese.
La raccolta indiretta da clientela (escluso la componente Grandi Imprese) ammonta a fine 2011 a 24 miliardi di euro (+ 0,3%): l'andamento dell'aggregato è stato influenzato dalla riduzione dei corsi di mercato ma ha, dall'altro lato, registrato flussi netti complessivamente positivi. L'ammontare comprende raccolta gestita e polizze vita per complessivi 11,3 miliardi di euro (- 9,6%) e risparmio amministrato per euro12,7 miliardi (+10,6%). La raccolta totale da clientela (esclusi i prestiti obbligazionari sottoscritti dalla Capogruppo ed il comparto Large Corporate) si attesta a fine 2011 a 42,9 miliardi di euro (-1,3%).
La solidità patrimoniale della Banca rimane confermata con coefficienti elevati e ben al di sopra dei valori minimi stabiliti dalla normativa vigente: il rapporto fra il patrimonio di base ed il totale delle attività a rischio ponderate (Tier 1) è pari al 16,33%, cosi come il rapporto fra il patrimonio di vigilanza ed il totale delle attività a rischio ponderate (Total Capital Ratio) pari ora al 18,48% circa. A fine anno 2011 la Banca si avvaleva della collaborazione di 3.724 risorse effettive e la rete distributiva contava 358 sportelli (3.779 dipendenti a fine dicembre 2010 e 365 filiali). Il progetto di bilancio verrà sottoposto all'Assemblea degli Azionisti convocata per il 5 aprile 2012 che sarà chiamata ad approvare anche la proposta di distribuzione di un dividendo di 0,0382 euro per ciascuna azione.
Il capitale della banca è totalmente detenuto da UBI Banca S.c.p.A.
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