Honegger, 250 sono ora in cassa:
la Cgil parla di un «voltafaccia»

Dei 378 lavoratori rimasti nel cotonificio (erano 390 ad ottobre e circa 450 all'inizio della crisi nel 2008) circa 120 sono oggi al lavoro, mentre gli altri si trovano in cassa integrazione.

Il 20 gennaio è stato, infatti, raggiunto l'accordo tra rappresentanti del Cotonificio di Albino, sindacati di categoria e Rsu sulle modalità di gestione della cassa integrazione in deroga di 8 mesi chiesta ufficialmente il 12 gennaio scorso, dopo che quella straordinaria era scaduta a fine anno.

Il commento della Cgil
«Con la retromarcia del Gruppo Lombardini, che sembra mettere la parola fine al progetto di re-impiego di parte dei 240 esuberi del Cotonificio Honegger, l'occupazione della valle Seriana - scrive la Cgil - subisce un nuovo colpo.

Tanto si è parlato, scritto, discusso di quell'accordo del 2008 che conteneva, nero su bianco, i contorni di un tentativo di salvataggio di 150 posti di lavoro: in quell'accordo in molti avevano riposto le proprie speranze.

Nel giugno scorso l'ultima autorizzazione arrivata aveva aperto il periodo dei 18 mesi previsti per portare a conclusione il progetto. I tempi, però, si erano allungati: già durante gli incontri di fine 2011 nella sede della Provincia era emersa la difficoltà di Lombardini di rispettare i tempi previsti. La volontà di attuazione del progetto, però, non era stata messa in discussione».

«Dopo la comunicazione di Lombardini, che deprechiamo essere giunta a mezzo stampa invece che venir portata all'incontro già fissato in Provincia per il 6 febbraio, diventa ancora più importante - dice Enio Cornelli della Filctem-Cgil di Bergamo - la partecipazione dei lavoratori al presidio che avevamo già organizzato davanti alla sede della Provincia proprio in occasione dell'incontro di lunedì (a partire dalle 10.30)»

«Ribadiamo - prosegue - quanto già detto nella comunicazione unitaria confederale: c'è la necessità di azioni concrete per dare risposte efficaci all'occupazione che viene messa in discussione dal voltafaccia del gruppo Lombardini».

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