Economia
Mercoledì 21 Dicembre 2011
Cooperative, contratto rinnovato
A Bergamo oltre 5.000 dipendenti
È stata raggiunta il 16 dicembre scorso l'ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro delle Cooperative Sociali. A Bergamo e in provincia sono oltre 5.000 i dipendenti coinvolti, nei settori socio-sanitario, assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo.
A due anni dalla scadenza del 2009 è stata raggiunta il 16 dicembre scorso l'ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro delle Cooperative Sociali.
A Bergamo e in provincia i lavoratori coinvolti, operanti nei settori socio-sanitario, assistenziale-educativo e di inserimento lavorativo, sono oltre 5.000 (dato di fine 2010). Si tratta di un'intesa che porterà un aumento economico medio (al livello C1) di 70 euro mensili (rapportati al tempo pieno), erogati in tre tranche di 30 euro dal 1° gennaio prossimo, di 20 dal 1° ottobre e di 20 euro dal 1° marzo 2013.
All'incremento economico si accompagnerà la costituzione di un fondo di assistenza sanitaria integrativa. Ogni cooperativa verserà per ciascun lavoratore 5 euro mensili. Tali somme saranno mutualizzate e andranno a vantaggio di tutti i lavoratori che avranno necessità di ricorrere a prestazioni di tipo sanitario. Il rinnovo prevede anche che le cooperative presenti in territori dove non c'è stata contrattazione per l'ERT (elemento retributivo territoriale) eroghino una cifra pari a 110 euro.
Nella provincia di Bergamo esiste già l'elemento retributivo territoriale, previsto del contratto integrativo provinciale di Bergamo firmato nel 2002. Tale premio prevede una cifra massima di 260 euro legata ai parametri di fatturato e produttività della nostra provincia e al parametro individuale della presenza. L'ipotesi di accordo recepisce la nuova normativa in merito all'apprendistato. I lavoratori di età compresa tra i 17 e i 29 anni potranno essere assunti tramite questa tipologia di contratto. Sarà un contratto formativo a tempo indeterminato, prevedrà un periodo di formazione, interna od esterna di durata variabile in base al livello e alla qualifica da ottenere.
Durante tale periodo il lavoratore percepirà una retribuzione pari all'85% per la prima metà e al 90% per la seconda metà. Per tutte le altre tutele, compresa la malattia (salvo durante il periodo di prova), vale quanto previsto per gli altri lavoratori.
«Questo rinnovo avviene in una situazione economica particolarmente difficile - spiega Roberto Rossi della Fp-Cgil di Bergamo -. Le risorse destinate ai servizi pubblici sono costantemente erose, a scapito della qualità dei servizi e delle condizioni di lavoro dentro a quei luoghi. Nel biennio precedente anche il nostro settore ha dovuto ricorrere all'ammortizzatore sociale della cassa integrazione in deroga, soprattutto in servizi quali asili nido, cooperative che effettuano inserimenti nel mondo del lavoro di cittadini diversamente abili. Assistiamo sempre più spesso a gare d'appalto al massimo ribasso, il costo del lavoro diventa una variabile dipendente e vengono assegnati appalti con compensi che scendono al di sotto di quanto previsto dalle tabelle ministeriali del costo del lavoro. Le cooperative sociali a cui sono assegnati questi servizi si trovano così ad avere un costo del lavoro superiore a quanto viene incassato e, o decidono di lavorare in perdita o, come spesso accade, scaricano sui lavoratori i mancati guadagni, causando l'apertura di vertenze sindacali. A fronte di tale situazione, diverse cooperative nostre interlocutrici in provincia hanno deciso di non partecipare neppure a queste gare. Si sta ora lavorando per giungere ad un protocollo d'intesa sugli appalti al fine di evitare che queste dinamiche divengano prassi consolidata. A pesare è anche la situazione dei lavoratori pubblici con i contratti bloccati dall'inizio del 2010 e sicuramente fino a fine 2013, condizione che qualche stazione appaltante pubblica vorrebbe fosse estesa ai lavoratori dei servizi esternalizzati. Dentro questo quadro a tinte fosche, nonostante un rinnovo economico certamente lontano rispetto alle giuste aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, riteniamo un importante segnale il rinnovo del Ccnl delle cooperative sociali».
A partire da giovedì le organizzazioni sindacali daranno la parola alle lavoratrici e ai lavoratori, organizzando assemblee sindacali e attivando la consultazione.
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