Sciopero: punte anche dell'80%
nel settore dei metalmeccanici

Lo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali per protestare contro la manovra del governo nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Bergamo avrebbe raggiunto punte dell'80%. Sono i dati statistici della Fim Cisl.

Lo sciopero indetto dalle organizzazioni sindacali per protestare contro la manovra del governo nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Bergamo avrebbe raggiunto punte dell'80%. Sono i dati statistici della Fim Cisl.

«Una partecipazione che dimostra - ha sottolineato Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl di Bergamo - la contrarietà dei lavoratori metalmeccanici ai provvedimenti intrapresi dall'esecutivo Monti. Per questo chiediamo con forza che vengano modificati in particolare quei provvedimenti che di fatto cancellano le pensioni di anzianità, che introducono innalzamenti dei requisiti e penalizzazioni all'uscita anticipata, particolarmente sentiti dai quei lavoratori che hanno iniziato a lavorare in età giovane».

«È anche indispensabile introdurre elementi di equità che alleggeriscano i provvedimenti su pensionati e lavoratori dipendenti, che vadano a colpire l'evasione fiscale, i grandi patrimoni e chi ha maggiore ricchezza nel nostro paese. Sarà poi opportuno reperire le necessarie risorse per rilanciare lo sviluppo industriale e l'occupazione».

La Fiom Cgil lombarda ha rilevato più del 70% di adesioni nella nostra regione per lo sciopero. A Bergamo l'acciaieria della Tenaris Dalmine è rimasta chiusa, mentre nel resto degli stabilimenti l'adesione è arrivata al 70%. Alla Brembo ha scioperato il 60% degli operai, mentre alla Bticino e alla Somaschini si parla di un 80%.

Il segretario generale lombardo, il bergamasco Mirco Rota ha commentato: «La grande adesione alla mobilitazione dimostra la contrarietà alle misure presentate dal governo Monti. Inoltre il fatto che la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori abbia condiviso lo sciopero di 8 ore della Fiom Cgil e non quello di 3 ore di Fim Cisl e Uilm Uil è un ulteriore dimostrazione non solo del consenso verso la Fiom ma in particolare della preoccupazione rispetto al nuovo modello di relazioni sindacali presentato dalla Fiat che stravolge le libertà sindacali nel nostro Paese puntando a escludere chi non è disposto a firmare questi accordi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA