Manovra, il 12 sciopero unitario
«Salvare le pensioni più basse»

Cgil, Cisl e Uil tornano in piazza insieme per uno sciopero generale indetto per lunedì 12 dicembre. Le categorie del pubblico impiego hanno invece proclamato uno sciopero unitario di otto ore dei lavoratori pubblici per il 19 dicembre.

Cgil, Cisl e Uil tornano in piazza insieme per uno sciopero generale indetto per lunedì 12 dicembre. Le categorie del pubblico impiego hanno invece proclamato uno sciopero unitario di otto ore dei lavoratori pubblici per il 19 dicembre.

La protesta è stata decisa per sollecitare il Governo Monti a riaprire la trattativa sulla manovra con l'obiettivo di cambiare alcune misure. Le categorie dei trasporti dovrebbero invece anticipare la data dello sciopero, perchè dopo il 17 si entra nel periodo di tregua natalizia. Per loro lo sciopero potrebbe coincidere con la protesta già programmata nel trasporto pubblico locale.

Quanto allo sciopero di 3 ore di lunedì 12 dicembre Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti spiegano che sono escluse le attività di trasporto pubblico essenziale. Lo sciopero non si effettuerà - sottolineano Filt, Fit e Uilt - nel trasporto aereo, nel trasporto pubblico locale, ferroviario e marittimo. Sono escluse anche le attività di soccorso stradale e dell'Anas. Aderisce alla protesta di tre 3 ore il personale dei porti, delle autostrade, dell'autonoleggio, del trasporto merci e della logistica, delle autoscuole e pratiche automobilistiche, del trasporto funebre e degli impianti a fune.

A Bergamo i metalmeccanici della CGIL organizzano un presidio a partire dalle 9.30 davanti alla sede di Confindustria di Bergamo, per poi raggiungere quello organizzato da CGIL, CISL e UIL. La FIOM-CGIL, che a livello nazionale già dieci giorni fa aveva proclamato uno sciopero per il 16 dicembre, ha deciso di far confluire la propria protesta nella giornata dello sciopero generale nazionale unitario delle tre sigle confederali.

I metalmeccanici CGIL di Bergamo, nelle parole del suo segretario generale Eugenio Borella, ha definito la manovra economica del Governo Monti “ingiusta, insopportabile dal punto di vista sociale, una manovra che non ha altro fine che far cassa su chi ha sempre pagato, un provvedimento che aumenta i divari fra i ricchi da una parte e lavoratrici, lavoratori, giovani e pensionati dall'altra, producendo un impoverimento di massa e sempre maggiore incertezza nella vita delle persone. Sciopereremo sia per cambiare questa manovra che per cancellare l'articolo 8 della Legge Finanziaria del Governo precedente che annulla contratti nazionali e leggi attraverso deroghe anche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sui licenziamenti discriminatori. Siamo convinti, poi, della necessità di difendere il Contratto nazionale di lavoro e di respingere le scelte della Fiat di uscire dalla dimensione della contrattazione nazionale e di mettere in discussione le libertà sindacali di questo Paese”.

Per Misiani (Pd), occorre ascoltare le istanze di Cgil, Cisl e Uil: "La manovra finanziaria varata dal governo Monti è indispensabile per evitare la bancarotta e riaprire una prospettiva di crescita del Paese. Alcune misure sono peró particolarmente dure dal punto di vista dell'impatto sociale e vanno corrette, sia pur nel rispetto dei saldi di bilancio. Ci auguriamo, in questo quadro, che il governo presti particolare attenzione alle istanze e alle sollecitazioni espresse unitariamente dalle organizzazioni sindacali confederali. Prioritari, per il Pd, sono i temi della previdenza e della prima casa. Sul fronte delle pensioni, un primo importante segnale è venuto dalla Commissione lavoro della Camera, che a larghissima maggioranza ha chiesto al governo di portare fino a 1400 euro la soglia di perequazione piena. Il Pd continuerà a lavorare per migliorare l'equità della manovra, nell'interesse generale del Paese"

Sarà sciopero anche per musica, teatro, cinema e produzione culturale, lunedì 12 dicembre. Lo hanno proclamato, per l'intero turno, le Segreterie Nazionali di SLC-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, "a sostegno della mobilitazione proclamata da Cgil, Cisl e Uil per affrontare i problemi derivanti dalla manovra del Governo Monti e per chiedere i necessari cambiamenti".

Nelle ultime ore uno spiraglio sulle richieste dei sindacati sembra essersi aperto. La Commissione lavoro di Montecitorio ha dato oggi parere favorevole alla manovra ma chiede di garantire la perequazione automatica sulle pensioni fino a tre volte il minimo, ossia fino a 1.400 euro. "Per quanto riguarda la perequazione automatica dei trattamenti pensionistici di cui all'articolo 24, comma 25 - sottolinea la Commissione - si valuti la possibilità di garantire una forma di copertura rispetto all'andamento del costo della vita anche ai trattamenti compresi tra due e tre volte il minimo".

L'ultima protesta generale proclamata unitariamente era stata per il 25 novembre 2005 contro la manovra per il 2006 del Governo Berlusconi. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil sei anni fa erano Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti.

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