Mapello, azienda da «Classe Oro»
Alla Vanoncini isolamento al top

Una sede aziendale a zero emissioni di Co2 e capace di produrre più energia. È bergamasco il primo edificio non residenziale in Lombardia ad aver ottenuto la Classe Oro. Si trova a Mapello, ed è la nuova sede dell'azienda Vanoncini Spa.

Una sede aziendale che più «verde» non si può, a zero emissioni di Co2 e capace di produrre più energia. È bergamasco il primo edificio non residenziale in Lombardia ad aver ottenuto la Classe Oro, vetta del protocollo della bolzanina CasaClima.

Si trova a Mapello, ed è la nuova sede (operativa da giugno 2010) della Vanoncini Spa, 60 dipendenti, da trent'anni attiva proprio nel settore dell'edilizia e specializzata nei sistemi a secco. I tre piani di uffici, costruiti con la tecnica «Struttura e Rivestimento», hanno un consumo di sei kilowattora annui per metro quadro. «Per dare l'idea, un condominio milanese degli anni '60 è invece attorno ai 300», spiega Pietro Antonio Vanoncini, presidente della società e per anni docente al Politecnico di Milano.

E non è tutto: l'edificio rosso-blu in località San Cassiano è stato anche selezionato da CasaClima come uno dei migliori tra quelli contrassegnati quest'anno dalla Classe Oro, e premiato con il relativo «Cubo»: la cerimonia si è svolta nelle scorse settimane a Cortina. La parola d'ordine per arrivare a questo risultato, spiegano dall'azienda, è «isolamento»: «Spesso, quando si parla di edifici ecosostenibili, ci si concentra soprattutto sulle fonti energetiche, pensando ad esempio ai pannelli solari – osserva l'amministratore delegato di Vanoncini Spa, Danilo Dadda – e non si considera invece l'aspetto della struttura, dell'involucro, che è fondamentale. Qui i consumi (tutti di elettricità, niente gas nell'edificio) sono un'inezia, grazie a una costruzione che evita spifferi e dispersioni termiche». Consumi che vengono poi coperti interamente con l'impianto fotovoltaico piazzato sul tetto del capannone: 400 metri quadrati, con possibilità di ampliamento. Perchè i progetti ecologici non si fermano qui: «Stiamo pensando, per il futuro, di dotare anche il personale di auto elettriche, alimentabili con lo stesso impianto», annunciano dall'azienda.

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