Ponte 1° novembre: buone stime
sull'afflusso di turisti a Bergamo

«Tenendo conto che siamo in bassa stagione, possiamo dire che le previsioni per il ponte del 1° novembre fanno ben sperare; in città le prenotazione negli alberghi sono soddisfacenti». Lo afferma Giovanni Zambonelli (Ascom) analizzando le prenotazioni.

«Tenendo conto che siamo in bassa stagione, possiamo dire che le previsioni per il ponte del 1° novembre fanno ben sperare; in città le prenotazione negli alberghi sono soddisfacenti». Lo afferma Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori di Ascom, analizzando le prenotazioni relative al ponte del 1° novembre.

Lo stesso è confermato dagli albergatori delle nostre zone lacustri che annotano anche la presenza di stranieri; mentre la montagna, penalizzata per il momento dalla mancanza di neve, registra uno scarso numero di prenotazioni.

La situazione bergamasca rispecchia quanto emerso da un'indagine svolta da Federalberghi, dalla quale risulta che saranno 7,3 milioni gli italiani in viaggio nei prossimi giorni. Questo numero equivale a un +3,5% della popolazione rispetto allo stesso periodo del 2010.

L'87% di italiani (rispetto all'83% del 2010) rimarrà in Italia, mentre il 10% (rispetto al 15% del 2010) andrà all'estero. «È un risultato interessante - afferma Zambonelli - che conferma, pur in un momento allarmante e di crisi come questo, come il turismo possa essere considerato un fattore importante e trainante della nostra economia».

«Il turismo potrebbe costituire il pilastro attorno al quale edificare un rinnovato sistema economico del Paese. A questo proposito concordo pienamente con il presidente di Confcommercio Sangalli che agli Stati Generali ha ribadito la necessità di lavorare con determinazione e in sinergia tra le parti per raggiungere un grande obiettivo: raddoppiare il contributo reso dal turismo alla formazione del Pil italiano. Dal 2000 al 2010 il contributo al Pil del nostro turismo è sceso dall'11% a poco più dell'8%».

E aggiunge: «Inoltre, la presenza di turisti e la buona tenuta delle prenotazioni documenta che non va nella giusta direzione la manovra estiva, che prevede la soppressione di alcune festività e di alcuni ponti primaverili; la soluzione che potrebbe accontentare le varie esigenze produttive è sicuramente quella di spostare nei giorni di venerdì o di lunedì le festività infrasettimanali».

«Questo permetterebbe sia di non interrompere i cicli produttivi sia di salvaguardare il turismo, che anche durante i ponti (o in caso di accorpamento delle festività in weekend lunghi), sfruttando l'offerta culturale e museale, le aree naturali protette e i luoghi di divertimento, insieme alle tante altre attività che integrano l'offerta turistica quali trasporti e ristorazione, da un contributo importante alla ricchezza nazionale».

LE LOCALITÀ PIÙ GETTONATE
Saranno le località montane quelle più frequentate durante il ponte del 1° novembre. Il 40% (rispetto al 38% del 2010) di coloro che si muoveranno le preferiranno ad altri lidi. Il 21,5% (rispetto al 24% del 2010) andrà in località di mare. Il 19% (rispetto al 22% del 2010) si recherà in località d'arte e un 5,5% (rispetto al 4% del 2010) coglierà questa occasione per ritemprarsi in località termali e del benessere. Il 6,8%, infine, indica un altro tipo di località e saranno essenzialmente coloro che si recheranno nei loro centri di origine per onorare la festività di Ognissanti.

LE VACANZE ALL'ESTERO
Per quei pochi che sceglieranno mete estere per questa breve pausa vacanziera, le grandi capitali europee faranno la parte del leone con addirittura il 61,1% della domanda complessiva. Il 13,9% andrà oltre oceano in visita alle grandi capitali extra-europee. Un 8,3% opterà per mari esotici e un 5,6% effettuerà brevi crociere fuori dai confini nazionali.

DOVE ALLOGGIARE
L'albergo sarà la struttura prescelta dal 32,7% dei viaggiatori (rispetto al 36,2% del 2010), seguito dal 27,6% di chi andrà in casa di parenti o amici (rispetto al 24,6% del 2010) e dal 12,1% che si recherà in casa di proprietà (rispetto al 16,9% del 2010). L'agriturismo sarà scelto dal 7,3% dei viaggiatori (rispetto al 6,5% del 2010) ed il campeggio dal 2,8% (rispetto al 3,6% del 2010).

LA SPESA COMPLESSIVA E LE NOTTI DI VIAGGIO
La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 251 euro (rispetto ai 248 del 2010 per un +1,2%) frutto di un leggero incremento della durata media del soggiorno. Da ciò un giro d'affari che si attesterà su 1,83 miliardi di euro (rispetto a 1,74 miliardi di euro del 2010 per un +4,7%).

Chi resterà in Italia spenderà mediamente 225 euro (rispetto ai 203 euro del 2010) e 481 euro a persona (rispetto ai 489 Euro del 2010) verranno invece mediamente spesi da chi sceglierà una vacanza oltre confine. La durata media del soggiorno durante il ponte del 1° novembre, sarà infine di 3,2 notti trascorse fuori casa (rispetto alle 3 notti del 2010).

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