Tre proposte sul tappeto
per l'acquisto dell'ex Legler

Ad oggi, secondo indiscrezioni, hanno avanzato «manifestazioni di interesse» verso lo stabilimento di Ponte San Pietro tre imprenditori, uno della Valle Seriana e gli altri che fanno capo a una cordata messicana e a una indiana.

«Stiamo definendo una serie di passaggi formali per capire se ci sono le condizioni tecniche-legali per richiedere un ulteriore periodo di cassa integrazione straordinaria». Così l'assessore provinciale al Lavoro Enrico Zucchi si è espresso sulla vicenda della ex Legler (ora Texfer), azienda tessile di Ponte San Pietro dichiarata fallita il 29 ottobre 2010 dopo un periodo in amministrazione straordinaria aperta con decreto del 13 novembre 2008 (il commissario straordinario era Emanuele Rimini, oggi curatore fallimentare).

Giovedì alla sede dell'assessorato al Lavoro si è tenuto un incontro per fare il punto sulla situazione, considerando che quando ci sono prospettive di ripresa dell'attività e di salvaguardia, anche parziale, dell'occupazione tramite la cessione dell'azienda (o di sue parti), la Cigs può essere prorogata per un periodo non superiore a sei mesi, come previsto dalla legge sulla mobilità (223/91).

Ad oggi, secondo indiscrezioni, hanno avanzato «manifestazioni di interesse» verso lo stabilimento di Ponte San Pietro tre imprenditori, uno della Valle Seriana e gli altri che fanno capo a una cordata messicana e a una indiana: le loro proposte saranno discusse durante un incontro in programma venerdì prossimo, a cui parteciperanno Provincia, Comune di Ponte San Pietro e sindacati.

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