Bidachem Fornovo in salute
Raddoppiato il fatturato in 5 anni

Obiettivi raggiunti in tema di fatturato e produzione, nell'ultimo quinquennio, alla Bidachem spa di Fornovo San Giovanni, il sito chimico del gruppo tedesco Boehringer Ingelheim che produce principi attivi farmaceutici. Uno dei più moderni d'Europa.

Obiettivi raggiunti in tema di fatturato e produzione, nell'ultimo quinquennio, alla Bidachem spa di Fornovo San Giovanni, il sito chimico del gruppo tedesco Boehringer Ingelheim che produce principi attivi farmaceutici. L'occasione per fare il punto della situazione è stata data dall'iniziativa «Fabbriche aperte» promossa da Federchimica, appuntamento caratterizzato da visite guidate allo stabilimento. Tour accompagnato, in particolare, al laboratorio controllo qualità, nel reparto ecologia e all'impianto di produzione Sintesi II, costato due anni fa 60 milioni di euro e considerato uno dei più moderni in Europa.

Cinquecento visitatori sabato hanno visitato l'impianto di Fornovo che conta 180 dipendenti, tra laureati in ingegneria, chimica e periti chimici. Un'isola felice con occupazione garantita e contratti a tempo indeterminato, dove si cerca di dare anche la massima sicurezza operativa a tutti i dipendenti: «L'obiettivo è di puntare quest'anno a zero incidenti sul lavoro - ha dichiarato l'amministratore delegato di Bidachem, Leonardo Ambrosini - apportando un cambio di mentalità segnata da un controllo reciproco tra i colleghi e basata sul concetto di responsabilizzazione».

A dimostrare la validità della gestione aziendale e la crescente attività produttiva è l'andamento del fatturato, raddoppiato rispetto al 2006 a quota 100 milioni di euro nel 2010, con una previsione di 120 milioni per il 2012. «Ci sarà invece un lieve calo quest'anno - spiega Ambrosini -, in attesa della licenza, ora ottenuta, per produrre e distribuire il farmaco Pradaxa, derivato dal principio attivo dabigatran, studiato per la prevenzione dell'ictus in soggetti affetti da fibrillazione atriale, un'innovazione straordinaria che può migliorare la vita di milioni di pazienti con patologie cardiovascolari».

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