Economia
Martedì 13 Settembre 2011
La Cisl contro la manovra
Mercoledì un presidio della Cgil
Prosegue la mobilitazione della Cisl contro la manovra del governo. In un comunicato stampa si legge che «il giudizio della Cisl sulla manovra finanziaria, rimane negativo». La Cgil annuncia un presidio per mercoledì alle 17 in Prefettura.
Prosegue la mobilitazione della Cisl contro la manovra del governo. In un comunicato stampa si legge che «il giudizio della Cisl sulla manovra finanziaria, che sarà sottoposta, mercoledì, al voto di fiducia alla Camera dei Deputati rimane negativo soprattutto per la mancanza di misure adeguate sul piano dell'equità e di contrasto all'evasione fiscale, una vera riduzione dei costi della politica, una riforma degli assetti istituzionali, la mancata tassazione dei patrimoni immobiliari e mobiliari, più alti».
«Pertanto anche dopo l'approvazione della manovra, continuerà l'impegno della Cisl, con proposte e mobilitazioni a livello nazionale e territoriale affinché venga discussa e approvata al più presto in Parlamento la delega per la riforma fiscale per ridurre le aliquote sui redditi più bassi e sulle famiglie; perché venga introdotta una tassazione sui grandi patrimoni immobiliari e mobiliari finalizzata ad una più rapida riduzione del deficit e, sul piano europeo, la tassazione delle transazioni finanziarie necessaria a creare un Fondo per lo sviluppo; chiediamo che il reperimento delle risorse necessarie al pareggio di bilancio nel 2012, avvenga senza ridurre la tutela sociale ed assistenziale delle persone, ma tagliando i privilegi della politica, le inefficienze, gli sprechi e gli abusi della spesa pubblica, semplificando e riorganizzando gli assetti istituzionali; per una lotta più incisiva all'evasione fiscale, riducendo a 500 euro la tracciabilità dei pagamenti, introducendo il contrasto di interessi e la deduzione fiscale delle spese delle famiglie, migliorando gli strumenti anti-evasione degli enti locali».
«La Cisl chiede che vengano decise politiche per lo sviluppo e la crescita del paese attraverso l'utilizzo immediato delle risorse disponibili per investimenti pubblici su infrastrutture, reti energetiche, innovazione, incentivando investimenti privati e nuova occupazione, in particolare giovanile, accompagnando la proroga degli ammortizzatori sociali ad un deciso rilancio delle politiche attive per il reimpiego dei lavoratori in Cig».
«La Cisl, con la sua azione, ha di fatto depotenziato le norme che il Governo aveva inserito sui “licenziamenti facili”, e, riconfermando che non ha intenzione di trattare deroghe all'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ripropone a Cgil ed Uil la sottoscrizione di un documento politico sul non ricorso alla gestione della norma contenuta nell'art. 8».
In un comunicato, la Cgil fa invece saperfe che «dopo lo sciopero generale del 6 settembre e dopo un primo presidio davanti alle Prefetture di tutto il Paese mentre il Senato stava votando la fiducia al Governo sul maxi-emendamento alla manovra economica, martedì e mercoledì la Cgil torna a protestare con due giornate di mobilitazione in tutt'Italia. A Bergamo, il sindacato scenderà in presidio in via Tasso, davanti alla Prefettura, mercoledì dalle17, nel giorno in cui la manovra giungerà alla Camera per il voto e il via libera finale. Si tratta di una mobilitazione che, come ha annunciato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, proseguirà nei prossimi mesi con tre importanti appuntamenti nazionali: il 15 ottobre con la manifestazione nazionale dei lavoratori pubblici e di quelli della conoscenza (scuola, università e ricerca), promossa dalle categorie della Fp e della Flc, a Roma; con la manifestazione nazionale dello Spi Cgil tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre. Come “punto di arrivo di una mobilitazione forte, continua e visibile della Cgil” si prevede, poi, “una grande manifestazione per il lavoro”».
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