Bergamo, disoccupazione in calo
Più difficoltà per le donne

Il tasso di disoccupazione provinciale acende dal 3% del 2006 al 2,6% del 2007, ma si acuisce il problema occupazionale femminile. Con una serie di risvolti, il primo dei quali è l’incremento delle fila delle donne che, valutate le difficoltà del momento sul mercato del lavoro, preferiscono non inserirsi nelle liste di chi cerca un’occupazione andando così a rafforzare il numero della cosiddetta «non forza di lavoro». Cala anche il tasso d’occupazione tra i lavoratori in fascia d’età compresa tra i 45 e i 54 anni: effetto complessivo legato ai processi di riorganizzazione che anche nel corso del 2007 ha fatto sentire il suo peso nell’ambito del settore industriale orobico.Anche l’occupazione giovanile scende, conseguenza dell’innalzamento dell’obbligo scolastico che, in questo modo, va a migliorare il livello di scolarità della prossima forza lavoro. Un dato, questo, che anche per il 2008 è atteso in ulteriore miglioramento.
Sono questi gli elementi che caratterizzano la situazione della forza lavoro in Bergamasca analizzata alla luce dei dati che l’Istat ha raccolto a livello nazionale e locale per il 2007 confrontandola con quella fotografata un anno fa.
Un andamento articolato e ricco di spunti dove si conferma la bontà del nostro tessuto locale visto come il tasso di attività (ovvero rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento) si attesti complessivamente al 66,4% per la popolazione tra i 15 e i 64 anni contro il 62,5% nazionale anche se sotto il 69,2% lombardo. Accompagnato da un positivo tasso di occupazione (rapporto tra gli occupati e la popolazione con più di 15 anni d’età) che nella fascia 15-64 anni si colloca al 64,7% contro il 58,7% italiano e il più elevato 66,7% lombardo (ma il valore totale è al 52,7% contro il 45,9% nazionale e il 52,6% regionale).
Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, il miglioramento viene registrato sia per gli uomini che nel 2007 hanno raggiunto un livello bassissimo pari all’1,5% contro l’1,7% del 2007, sia per le donne che passano dal 5 al 4,2%. A peggiorare sensibilmente è il dato della disoccupazione giovanile femminile: le donne tra i 15 e i 24 anni senza lavoro salgono infatti in un anno dal 12,7 al 13,1%.

(22/04/2008)

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