Economia
Sabato 22 Novembre 2003
Camera di commercio: più soldi all’innovazione
Camera di commercio: più soldi all’innovazioneVia libera del Consiglio ai programmi per il 2004. L’ente approva un budget complessivo di 36 milioni
Innovazione tecnologica, marketing territoriale, sviluppo del settore turistico, iniziative finalizzate a favorire l’accesso delle imprese al credito, interventi per la valorizzazione delle risorse umane delle imprese attraverso iniziative di formazione e sviluppo del capitale intellettuale, iniziative volte a favorire lo sviluppo di sistemi di gestione aziendale, iniziative volte a fornire alle aziende strumenti utili alla definizione di un check-up aziendale, potenziamento e ammodernamento della dotazione infrastrutturale del territorio e miglioramento dei sistemi interni finalizzato all’erogazione di servizi e alla gestione amministrativa. Sono questi i nove capisaldi strategici su cui la Camera di commercio di Bergamo concentrerà la sua attività per il prossimo 2004 con un unico obiettivo: quello di favorire lo sviluppo dell’economia provinciale.
Il budget 2004
Un bilancio che evidenzia un incremento del 7,8% delle spese complessive che passeranno dai 25 milioni e 756 mila euro previsti per il 2003 ai 27 milioni e 778 mila euro previsti per il 2004. Una crescita sostenuta in particolare dall’incremento del valore delle partecipazioni (che passeranno da 1,8 milioni a 3 milioni di euro) visto come, infatti, dal punto di vista corrente, le spese di organizzazione e funzionamento dell’ente in totale segnano un incremento pari al 3,4%: da 19,99 a 20,68 milioni di euro.
Dal punto di vista delle uscite, invece, sulle spese relative alla promozione economica: 8,30 milioni di euro, contro gli 8,15 milioni del 2003, in crescita di poco meno del 2%. Che diventano 11,7 milioni di euro se si comprendono in questo ambito anche l’investimento di 3,4 milioni per partecipazioni nell’ambito delle infrastrutture e che salgono fino a 13,60 milioni tenuto conto delle spese generali di funzionamento ed i costi del personale dedicati a detta attività.
Le iniziative intersettoriali sono la voce che assorbe la più alta quota delle spese di promozione economica (2,52 milioni), seguite dall’attività di promozione all’estero (1,20 milioni), dalle iniziative rivolte al settore del turismo (1,18 milioni), dell’industria (1,16 milioni), dell’artigianato (1,06 milioni), dalle spese per studi e ricerche (1,01 milioni), dalle iniziative rivolte al settore del commercio (725 mila euro), dell’agricoltura (721 mila) e alla formazione (597 mila).
Sguardo al futuro
In precedenza il consiglio, che ha registrato la prima seduta di consiglio per il neo-consigliere Giancarlo Frigerio che ha sostituito - in quota artigiani - Luigi Moro, oltre al quadro d’insieme riferito all’andamento dell’economia bergamasca ha gettato lo sguardo verso gli impegni del futuro. Tutti concordi sulla necessità di gestire l’innovazione: un concetto trasversale che interessa tutti i singoli settori economici, ma anche il tessuto socio-geografico della provincia.
I commenti
A partire dall’agricoltura che, come chiedeva il consigliere Francesco Mapelli, deve innovarsi nelle strategie dell’essere settore - «sempre che si riconosca il valore del settore primario nel nuovo modello economico» - fintanto da ipotizzare anche l’ingresso nel comparto della produzione di energia naturale, o, come diceva Renato Giavazzi, non sottovalutare la possibilità di affiancare ai vari centri d’eccellenza ipotizzati per la Bergamasca, anche una realtà legata agli Ogm.
Sul fronte industriale, invece, Andrea Moltrasio ha sottolineato la necessità di dar corpo ad un effetto sistema: un’unione d’intenti, quindi, di tutte le componenti per sostenere il processo d’innovazione che sull’industria non deve scordare nuovi approcci a strategie di mercato, ma che non può prescindere comunque dalla soluzione concreta delle emergenze vecchie e nuove della nostra provincia: le infrastrutture, in primis, a cui affiancare la «carenza d’energia elettrica».
Innovazione significa anche scoprire nuovi ambiti operativi. Come il turismo: per il presidente Sestini, la rete di strutture costruita in questi anni comincia ora a produrre i suoi frutti. I turisti arrivano a migliaia in provincia di Bergamo, grazie ai consorzi che operano sul territorio, ma anche alla presenza di un aeroporto che si sta dimostrando estremamente competitivo. E, non ultimo, il nuovo Polo Fieristico che offre significative soddisfazioni. L’agricoltura
Per quanto riguarda le singole attività settoriali, in ambito agricolo si punterà ad affiancare le imprese nel passaggio «epocale» verso la ricerca della qualità delle produzioni e dei nuovi progetti in grado di fornire reddito alle aziende, oggi alle prese con i gravi problemi settoriali. Un impegno che si concretizzerà su iniziative e azioni a supporto del credito e della promozione dei prodotti, su iniziative mirate ad alcuni settori particolarmente dinamici del comparto (viticolo, orticolo e floricolo), ma anche iniziative legate alla qualità (rintracciabilità del prodotto) e alla sostenibilità ambientale.
L’industria
Il capitolo industriale sarà concentrato invece ad incentivi a sostegno della ricerca e della valorizzazione della proprietà intellettuale, investimenti in campo della formazione, uno sviluppo della concertazione locale, una razionalizzazione degli strumenti urbanistici. Un ambito in cui ruolo crescente sarà giocato dal Polo Tecnologico di Dalmine e da Servitec (sul lato della ricerca e del trasferimento tecnologico), ma che non mancherà di registrare un impegno anche sul fronte delle promozioni attraverso l’emanazione di appositi bandi di concorso che riguarderanno l’area della finanza e del controllo di gestione, la cultura imprenditoriale, la revisione contabile, l’information technology, l’innovazione tecnologica, l’ambiente e la sicurezza e la formazione continua.L’artigianato
Per l’artigianato l’obiettivo dell’ente è quello di attivare iniziative che aiutino la piccolissima impresa a vincere le proprie gracilità dentro un mercato sempre più complesso. Anche il 2004 segnerà la tendenza ad una riduzione degli stanziamenti che negli ultimi anni ha lasciato però spazi a progetti di qualità studiati e avviati con l’azienda speciale Bergamo Formazione (progetti come «Formazione artigianato» e Punto informativo Impresa donna) attraverso la quale ormai transitano quasi i due terzi delle risorse messe a sostegno del settore. Lavori atipici, imprese gestite da extracomunitari e i nuovi criteri economico-finanziari per l’accesso al credito sulla scia della futura introduzione degli accordi «Basilea2», saranno alcuni dei capitoli su cui si concentrerà l’iniziativa dell’ente.
Il commercio
Per quanto riguarda invece il settore del commercio, l’ente camerale contribuirà all’innovazione e all’ammodernamento delle realtà commerciali attraverso azioni di sostegno del credito, mentre non passeranno inosservati le necessità formative di personale e imprenditori e le novità in tema di gestione.
Il turismo
Capitolo significativo sarà anche il turismo. Su questo fronte impegno dell’ente sarà la valorizzazione del sistema territorio indirizzandolo verso un modello integrato di sviluppo. Ma importante per lo sviluppo del sistema turistico sarà anche l’innovazione: a partire dai benefici che il Nuovo Polo Fieristico potrà apportare, ma a cui si affiancano, l’aeroporto di Orio al Serio e il Polo Tecnologico di Dalmine.(22/11/03)
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