Economia / Bergamo Città
Giovedì 16 Giugno 2011
Azienda bergamasca formazione
stabilizzati sessantasei lavoratori
Sessantasei dipendenti, docenti e personale delle pulizie, che avevano contratti a tempo determinato da più di quattro anni in Abf, avranno un contratto a tempo indeterminato: è quanto prevede un accordo, dopo mesi di contenzioso.
Sessantasei dipendenti, docenti e personale delle pulizie, che avevano contratti a tempo determinato da più di quattro anni in Abf, avranno un contratto a tempo indeterminato: è quanto prevede, dopo mesi di contenzioso, l'accordo siglato da Fp-Cgil, Fp-Cisl e Frl-Uil di Bergamo e Abf, l'azienda speciale della Provincia che si occupa di formazione. La stabilizzazione dei lavoratori precari sarà attiva dal 1° settembre prossimo.
«La vicenda parte all'inizio dell'anno con il contenzioso aperto contro Abf per garantire il diritto dei lavoratori a tempo determinato a essere assunti in maniera stabile dall'azienda dopo trentasei mesi di assunzione presso la stessa - spiega Dino Pusceddu della Funzione Pubblica CGIL di Bergamo -. L'azienda di formazione professionale della Provincia di Bergamo aveva infatti violato il Decreto Legislativo 368/2001, la normativa italiana che regola la costituzione dei contratti a tempo determinato, continuando ad assumere i lavoratori con contratti a tempo determinato anche oltre i trentasei mesi previsti».
«Siamo soddisfatti per la conclusione della vicenda - continua Pusceddu -. Si tratta di lavoratori che da anni garantivano la pulizia delle sedi dell'azienda e la formazione dei ragazzi che frequentano ogni giorno i centri di formazione della provincia e venivano chiamati a settembre di ogni anno a prestare servizio, senza avere la certezza di veder rinnovare il proprio contratto alla fine di ogni anno scolastico. Da oggi hanno la possibilità di programmare il proprio futuro grazie all'accordo sottoscritto».
I dipendenti avevano siglato a febbraio, anche a seguito dell'iniziativa della Cgil, una lettera per conciliare la violazione dell'azienda tramite la stipula di un contratto a tempo indeterminato: «Abbiamo avviato l'azione contro ABF perché convinti che i lavoratori, come poi ha riconosciuto anche l'azienda, avessero diritto a quel posto e che fossero indispensabili per garantire un servizio di qualità - conclude il sindacalista - siamo riusciti a spingere ABF e la Provincia di Bergamo ad accettare un accordo che difende i diritti sia di chi è da tempo nell'azienda sia dei lavoratori che non hanno ancora maturato il requisito necessario per la stabilizzazione dei trentasei mesi a tempo determinato. Questi avranno la garanzia di essere assunti ogni anno fino al 2015».
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