Italmobiliare, ok al bilancio 2010
Pesenti confermato presidente

Un'assemblea fiume (durata circa 4 ore) degli azionisti di Italmobiliare, che ha approvato il bilancio 2010 chiuso con un utile netto consolidato di 187,8 milioni a fronte di ricavi per 5,1 miliardi e la distribuzione di un dividendo di 0,532 euro alle azioni ordinarie e di 0,610 alle risparmio, ha eletto il Cda e il collegio sindacale.

Un'assemblea fiume (durata circa 4 ore) degli azionisti di Italmobiliare, che ha approvato il bilancio 2010 chiuso con un utile netto consolidato di 187,8 milioni a fronte di ricavi per 5,1 miliardi e la distribuzione di un dividendo di 0,532 euro alle azioni ordinarie e di 0,610 alle risparmio, ha eletto il Cda e il collegio sindacale.

Subito dopo l'assise, il nuovo Cda di Italmobiliare ha confermato Giampiero Pesenti alla carica di presidente e consigliere delegato, Italo Lucchini vicepresidente e Carlo Pesenti direttore generale.

Nel nuovo Consiglio, che e' stato ampliato da 12 a 14 componenti, entrano Sebastiano Mazzoleni, Gianemilio Osculati, Clemente Rebecchini e Paolo Sfameni che si affiancano ai rieletti Mauro Bini, Giorgio Bonomi, Gabriele Galateri di Genola, Jonella Ligresti, Italo Lucchini, Luca Minoli, Giorgio Perolari, Carlo Pesenti, Giampiero Pesenti (tutti compresi nella lista presentata da Compagnia Fiduciaria Nazionale) e Livio Strazzera (lista presentata da Serfis).

Di questi, Mauro Bini, Gabriele Galateri di Genola, Jonella Ligresti, Gianemilio Osculati, Giorgio Perolari e Paolo Sfameni hanno dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza.

Nel corso dell'assemblea sono stati affrontati numerosi argomenti, fra cui il rilancio della partecipata Calcestruzzi dopo il dissequestro dello scorso aprile: «Attualmente abbiamo il pieno controllo della societa' - ha precisato Carlo Pesenti - il management sta lavorando per rilanciarla. Calcestruzzi ha un mol negativo e prevediamo che in un paio d'anni potremo raggiungere il break even, ci sara' un grosso investimento per il rilancio del marchio e cercheremo di rimodulare la presenza degli impianti».

Per la societa' e' previsto infatti un aumento di capitale di circa 55 milioni di euro. Il presidente Giampiero Pesenti ha rassicurato gli azionisti sul fatto che la controllata irlandese «non ha in portafoglio bond irlandesi e anzi - ha voluto precisare - il nostro portafoglio non contiene titoli della Grecia, Spagna o Portogallo».

Carlo Pesenti ha colto l'occasione per aggiornare sulla situazione delle attivita' di Italcementi in Egitto: «I primi mesi non sono andati mali, c'e' una tensione sui prezzi, ad oggi e' tutto sotto controllo. Il paese - ha aggiunto - ha potenziali incredibili e rimarra' una delle nostre piattaforme piu' importanti. Fare previsioni - ha concluso - non e' possibile prima delle elezioni di novembre».

Quanto all'acquisto di azioni della controllata Ciments Francais, Giampiero Pesenti non ha replicato ad un piccolo azionista che chiedeva se la fusione e' un progetto prevedibile e si e' limitato ad aggiornare sull'ammontare degli acquisti che per Italmobiliare si attestato all'1,66% del capitale della societa' francese (Italcementi ne detiene l'81,8%). Tra gli azionisti di Italmobiliare con quote rilevanti, oltre a Efiparind B.V. che ha in portafoglio il 47,265%, si contano ad oggi la Serfis (famiglia Strazzera) con il 10,319%, Mediobanca con il 9,498%, i fondi di First Eagle Investment Management con il 5,476% e azioni proprie per il 3,928% del capitale.

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