Gorle, da edili a metalmeccanici:
«Il contratto non deve cambiare».

I sindacati non accettano la decisione di Valtellina spa, azienda leader nel settore degli impianti di telecomunicazione, di cambiare il contratto dei propri dipendenti. Valtellina spa occupa in tutta Italia un migliaio di lavoratori, tra cui 400 nella sede centrale di Gorle.

I sindacati non accettano la decisione di Valtellina spa, azienda leader nel settore degli impianti di telecomunicazione, di cambiare il contratto dei propri dipendenti. Valtellina spa occupa in tutta Italia un migliaio di lavoratori, tra cui 400 nella sede centrale di Gorle.

Quasi tutti i lavoratori, durante l'assemblea tenuta all'EdilForum di Seriate mercoledì 11 maggio, si sono espressi con voto contrario al passaggio a diverso contratto di riferimento, in quattro si sono astenuti ed uno ha votato a favore del cambio voluto dall'azienda.

Durante l'assemblea sindacale sono stati decisi presidi davanti all'azienda e nei cantieri Valtellina decentrati (Lainate-Milano, Pavia, Torino) a partire dalla prossima settimana. Il prossimo incontro con i dirigenti di Valtellina spa è atteso per il 31 maggio, alle ore 11.00, in Confindustria a Bergamo.

«Ci hanno lasciato attoniti le motivazioni addotte dall'azienda per spiegare il cambio di contratto: si è parlato di minori costi contrattuali del contratto metalmeccanico, dovuti anche alla contribuzione obbligatoria alla cassa edile», avevano commentato all'arrivo della notizia, il 7 aprile scorso, i tre segretari generali provinciali di tutti i sindacati di categoria.

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