Bombassei: decreto del Governo?
Più che una frustata una frustatina

«Più che una frustata mi sembra una frustatina». Così Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria per le relazioni industriali, sul decreto per lo sviluppo presentato dal Governo. Bombassei ha parlato al convegno «Costruire il futuro».

«Più che una frustata mi sembra una frustatina». Così Alberto Bombassei, vicepresidente di Confindustria per le relazioni industriali, sul decreto per lo sviluppo presentato dal Governo. Bombassei, che ha parlato al suo arrivo al convegno della Piccola Industria di Confindustria «Costruire il futuro», ha aggiunto che «ora è comunque da interpretare e vedere come sarà nei dettagli».

In particolare, ha invitato Bombassei, bisognerà fare attenzione «soprattutto per gli aiuti e per l'incentivazione di nuovi posti di lavoro». Da una prima valutazione, ha aggiunto, all'interno del decreto «ci sono dei passi che sono sicuramente positivi, anche se ritengo che si dovrebbe poter fare di più».

E per quanto riguarda la richiesta del Governo a Confindustria di fare di più «rimandiamo tutto a sabato» ha risposto ai giornalisti, aggiungendo: «la presidente Marcegaglia darà la risposta più opportuna al presidente del Consiglio».

Sabato a Bergamo si terranno le assise degli industriali, appuntamento che vedrà Bombassei presente. «Sono qui anch'io per ascoltare: vediamo - ha detto in riferimento al Governo - cosa si può fare? non credo molto» e comunque «noi lo facciamo già mensilmente, quando versiamo le tasse e i nostri contributi: questo è il nostro contributo al Governo».

Le assise, ha spiegato, sono fatte per sentire «esattamente il pensiero di tutti gli iscritti a Confindustria: quindi è un sondaggio, una palestra di opinioni e il riassunto lo sentiremo sabato nel riepilogo che farà la presidente. Spero, anzi sono sicuro, che ci saranno delle proposte o opinioni che emergeranno, quindi faremmo tesoro di quello che Marcegaglia dirà sabato».

Marcegaglia ha rinunciato a concludere il convegno, dando appuntamento alle Assise di sabato a Bergamo. La leader degli industriali ha voluto ringraziare «di cuore, non in maniera formale, ma sostanziale e con affetto» la Piccola industria «perché ha sposato e condiviso il progetto delle Assise fin dall'inizio».

Marcegaglia ha sottolineato che questo «non era scontato, banale. Magari in altre situazioni e con un'altra classe dirigente si sarebbe potuto dire 2ci facciamo il nostro convegno" e facciamo cose diverse. Ma avete condiviso il progetto delle Assise - ha aggiunto il presidente di Confindustria rivolgendosi ai piccoli imprenditori -, voglio sottolineare che ho apprezzato moltissimo il vostro slancio e la vostra voglia di non ragionare in termini di divisioni tra piccoli e grandi ma in una logica di lavorare tutti insieme in un percorso da fare insieme».

Il numero uno degli imprenditori ha ricordato che quella di sabato «sarà la prima volta di un'Assise di Confindustria e della Piccola industria. Si conferma che Confindustria è la casa di tutti gli imprenditori: piccoli, medi e grandi imprenditori, che hanno voglia di crescere, credere nel proprio paese e andare avanti tutti insieme».

Marcegaglia ha inoltre ricordato che per le Assise di Bergamo «è partita una macchina organizzativa straordinaria: sabato ci saranno circa 5mila persone, non solo imprenditori. È un dato importantissimo. l'idea è fare un dibattito vero tra noi; prima di tutto su noi stessi. E poi sulle relazioni industriali e arriveremo a darci insieme un'agenda su poche cose chiare, pochi punti per tornare a crescere. Io non tirerò le conclusioni, ma sintetizzerò i punti fondamentali per cambiare Confindustria e proporre un cambiamento forte del Paese».

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