Sciopero generale, 3.000 in corteo
Bruciata una bandiera della Cisl

Code di auto ovunque e tempi di percorrenza raddoppiati nella mattina venerdì 6. È la conseguenza più evidente della giornata di sciopero generale. In 3000 al corteo. Alcuni manifestanti hanno anche tentato di dare fuoco a una bandiera della Cisl.

Code di auto praticamente ovunque e tempi di percorrenza raddoppiati, in alcuni casi anche peggio, nella mattinata di venerdì 6 maggio. È la conseguenza più evidente della giornata di sciopero generale di tutti i lavoratori pubblici e privati proclamata dalla Cgil e dalla Confederazione Unione Sindacale italiana. Lo stop ai mezzi pubblici ha spinto molti a prendere l'auto per spostarsi.

La mobilitazione è di 4 ore durante l'arco dell'intera giornata. Si fermano bus, treni, aerei, trasporto marittimo, scuole, uffici pubblici e presidi sanitari. L'astensione dal lavoro è stata indetta, spiega la Cgil, «per il lavoro, per lo sviluppo, per riconquistare un modello contrattuale unitario e battere la pratica degli accordi separati, per definire le regole della democrazia e della rappresentanza, riassorbire la disoccupazione, contrastare il precariato, estendere le protezioni sociali e ridare fiducia ai giovani».

Alcuni manifestanti hanno anche tentato di dare fuoco a una bandiera della Cisl, visibilmente danneggiata.

Al comizio in 3000
I manifestanti bergamaschi si sono riuniti in piazzale Marconi poco dopo le 9.30. Da lì circa 3000 persone con striscioni e bandiere della Cgil e dei vari settori lavorativi si sono dirette verso il centro, tra loro molti giovani e donne.

Da Porta Nuova il corteo è proseguito in via Camozzi fino alla sede della Confindustria, dove sono stati lanciati slogan e insulti. I manifestanti hanno continuato per via Tasso e Vittorio Veneto, dove verso le 10.15 c'è stato il comizio di vari oratori della Cgil e rappresentanti di categoria.
Luigi Bresciani, il segretario provinciale bergamasco, ha attaccato il governo, accusandolo di non pensare al lavoro: «Stipendi più alti e una politica più redditizia nei confronti dei lavoratori aumenterebbero il potere d'acquisto», un modo per uscire dalla crisi.

Un piccolo fuori programma davanti alla sede dell'Inps, dove dove ha fatto bagarre un gruppo di studenti. Nessuna paura per i dipendenti, protetti da un cordone di Polizia e Carabinieri.

Alcuni manifestanti hanno anche tentato di dare fuoco a una bandiera della Cisl, visibilmente danneggiata. Il segretario generale provinciale di categoria, Eugenio Borella, e la segreteria Fiom-Cgil di Bergamo, così come il segretario provinciale della Cgil, Luigi Bresciani, che l'ha ricordato anche nel suo intervento, hanno condannato il gesto: «Bruciare le bandiere delle altre organizzazioni sindacali non fa parte della cultura e della storia della Cgil e della Fiom-Cgil che è stata e sarà sempre un'organizzazione rispettosa delle idee altrui e che ha fatto della democrazia e del confronto democratico gli elementi fondamentali della propria cultura sindacale».

I trasporti
Per quanto riguarda i trasporti cittadini, Atb comunica che dalle 20.30 e sino al termine del servizio, potrebbero verificarsi disagi sui servizi della rete Atb e sulla linea T1 Bergamo-Albino a causa della mobilitazine indetta da Cgil.
Linea T1: ultime corse garantite
• partenza ore 20:18 da Bergamo Fs ad Albino.
• partenza ore 20:09 da Albino a Bergamo FS.
• partenza ore 20:24 da Albino a Ranica.

Il trasporto aereo segnala una mobilitazione che potrà provocare disagi per 4 ore (dalle 10 alle 14), mentre il trasporto ferroviario evidenzia criticità nella fascia pomeridiana (14-18). Interessati allo sciopero anche navi e traghetti che ritarderanno di 4 ore le partenze, gli autisti di camion per tutto l'arco della giornata, i lavoratori portuali per 4 ore per ciascun turno di lavoro, gli addetti alle autostrade per 4 ore al termine di ciascun turno ed il personale dell'Anas per l'intera giornata. Lo sciopero infine per quattro ore interesserà anche l'autonoleggio, il soccorso autostradale, le autoscuole, i trasporti funebri e gli impianti a fune.

Il settore sanitario
Disagi anche nel mondo sanitario. Gli Ospedali Riuniti di Bergamo assicurano agli utenti l'erogazione delle cure e dei servizi essenziali, ma segnalano il rischio di possibili disagi e rallentamenti nelle prestazioni. In particolare si segnala che l'attività del Cups potrebbe subire rallentamenti e che il Centro Prelievi chiuderà al pubblico alle 13. Tutte le richieste verranno valutate in base alle indicazioni fornite dai laboratori e gli utenti potranno essere rinviati e/o preaccettati per altra data. Verranno comunque garantite le seguenti prestazioni: esecuzione dei prelievi di sangue e ricezione dei campioni biologici urgenti per esami di laboratorio e microbiologici, solo se segnalata l'urgenza dal medico curante sulla richiesta; esecuzione dei prelievi per monitoraggio della terapia anticoagulante e antiblastica; ricezione dei campioni biologici per esami cito-istologici (purchè richiesti su ricetta separata). Per maggiori informazioni sarà possibile chiamare dalle 7 alle 13 di venerdì il numero 035.269060.

Negli uffici
Disagi annunciati anche negli uffici della Camera di Commercio e in quelli del Comune, della Provincia e della Regione Lombardia a Bergamo. Le modalità di astensione dal lavoro sono diverse a seconda dei settori. Estesa all'intera giornata di lavoro per i lavoratori della scuola pubblica e privata, Università, Poste e Telecomunicazioni, pubblico impiego (sanità e uffici comunali compresi).

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