Sportello imprese a Bergamo
I Comuni sono pronti a metà

Quasi pronti. Con un po' di affanno, ma si può partire. Martedì sarà il giorno del Suap, lo Sportello unico per le attività produttive in versione tutta virtuale, solo con un click come si dice. Con una semplificazione della gestione e tempi più rapidi.

Quasi pronti. Con un po' di affanno, ma si può partire. Martedì sarà il giorno del Suap, lo Sportello unico per le attività produttive in versione tutta virtuale, solo con un click come si dice. Con una semplificazione della gestione e tempi più rapidi, spiegano gli addetti ai lavori.

La Bergamasca è pronta a metà. In altre province la situazione è simile se non peggiore. Ci sono anche 7 virtuose: Aosta, Ferrara, Lucca, Pescara, Parma, Pistoia e Ravenna hanno il 100% dei Comuni pronti. Ma dati Unioncamere dicono che nel complesso ne mancano all'appello 6 mila su 8 mila. Tanto che c'è chi invoca uno slittamento.

Ma la scadenza è dietro l'angolo. In Bergamasca si contano 53 Suap autonomi con 6 Comuni già accreditati su impresainungiorno.gov.it e 47 in fase di accreditamento. Altri 74 hanno affidato la delega di surroga alla Camera di Commercio. In tutto 127, il 52%. Ne mancano ancora 117 per coprire tutta la provincia.

In questi mesi l'ente camerale ha fatto un lavoro a tappeto per verificare le scelte degli enti locali. «Ci sono realtà piccole o grandi, come Fiorano o Casnigo, con una cultura politica e amministrativa che già li aveva portati a investire su questo fronte. Ci sono Comuni che ci credono: penso a Mornico al Serio o alla Val Cavallina, che fa il Suap per 26 paesi», dice Andrea Vendramin, dirigente dell'Area anagrafe della Camera di Commercio.

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