Fallimenti, resta alta tensione
A febbraio aperte 19 procedure

Sono calati rispetto al mese precedente ed anche rispetto allo stesso
mese dell'anno scorso, ma la tensione sul fronte dei fallimenti a Bergamo resta comunque alta. A febbraio il Tribunale di Bergamo ha dichiarato l'apertura di 19 procedure, contro i 23 di gennaio e i 31 di febbraio del 2010.

Sono calati rispetto al mese precedente ed anche rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, ma la tensione sul fronte dei fallimenti in provincia di Bergamo resta comunque decisamente alta. A febbraio il Tribunale di Bergamo ha dichiarato l'apertura di 19 procedure, contro i 23 di gennaio e i 31 di febbraio del 2010, ma in ogni caso il totalizzatore da inizio anno alla Cancelleria fallimentare del Tribunale di Bergamo non mostra un andamento particolarmente positivo.



Il primo bimestre ha visto infatti la dichiarazione di 42 fallimenti contro i 45 dello stesso periodo del 2010. Per la cronaca in termini di percentuali il periodo gennaio-febbraio 2011 vede una flessione di quasi il 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ma al di là di variazioni che possono essere legate anche a questioni di calendario, nel complesso le dichiarazioni di fallimento continua ad arrivare con ritmi elevati, sostanzialmente allineati all'andamento dell'anno scorso che si è poi chiuso con 281 procedure, il massimo degli ultimi 15 anni.



L'impressione è che si stia pagando ancora l'onda lunga della crisi. Anche se gli indici della produzione e dell'attività mostrano in molti settori un recupero a volte anche di ampia portata, la recessione economica ha comunque lasciato pesanti strascichi finanziari.
Secondo l'osservatorio del Cerved Group a livello nazionale la crisi ha falcidiato pesantemente il tessuto imprenditoriale nel 2010. Oltre 11 mila imprese hanno dichiarato bancarotta e si tratta del valore più alto da quando, tra il 2006 e il 2007, sono state riformate le regole sulla crisi di impresa che di fatto hanno escluso dall'ambito di applicazione della legge. Rispetto al 2009 le procedure sono aumentate a livello nazionale di circa il 20% (per Bergamo invece l'aumento è stato del 21% NdR), proseguendo la dinamica già sostenuta dell'anno precedente (più 25% il dato nazionale, la metà del più 52% registrato a livello provinciale).


Nell'ultima parte del 2010 ci sono però stati a livello nazionale - continua il Cerved Group - anche «segnali positivi che suggeriscono il superamento della fase più critica: i dati destagionalizzati indicano una flessione dell'8,8% delle procedure aperte nel quarto trimestre, rispetto al picco toccato tra luglio e settembre». Questo è avvenuto in parte anche a livello provinciale, anche se va segnalato che, contrariamente a quanto avviene di solito, il secondo semestre del 2010 ha registrato in provincia di Bergamo più fallimenti del primo semestre.

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