Mutui casa, nel 2011
previsti 60 miliardi di euro

Lo sviluppo dell'economia globale continuerà a ritmi moderati nel 2011, trainata sopratutto dai Paesi in via di sviluppo ed emergenti (Brasile, Cina, India). Si stima per l'Italia una crescita, inferiore però - dice uno studio del Gruppo Tecnocasa - alla media europea.

Una particolare attenzione dovrà essere riposta a quei Paesi dell'area euro che hanno evidenziato una maggiore difficoltà a causa  dell'eccessivo indebitamento delle famiglie ed al problema occupazionale. In questo contesto l'andamento del mercato del credito alle famiglie nei prossimi due anni continuerà ad essere influenzato dal contesto macroeconomico nazionale e internazionale.

Le famiglie italiane continueranno ad essere prudenti ed avverse all'elevato indebitamento. Inoltre le banche italiane sono state meno colpite dalla crisi finanziaria. Si stima che per il 2011 il ricorso ai finanziamenti tornerà moderatamente a crescere.

I mutui alle famiglie consumatrici - spiega Renato Landoni, presidente di Kìron Partner - dovrebbero raggiungere i 60 miliardi di euro, sostenute dai tassi di interesse che nel prossimo biennio, seppur in crescita, resteranno bassi e dall'aumento dell'importo medio dei finanziamenti. Stabile anche la domanda dei mutui che dovrebbe posizionarsi sui livelli del 2010.

Il credito al consumo dovrebbe consolidarsi sui livelli del 2010. Discriminante saranno le eventuali incentivazioni governative (es. automobili, i prestiti finalizzati all'acquisto delle nuove auto che rappresentano circa il 20% del totale del credito al consumo).

Il 2011 sarà influenzato dalla nuova legge del credito ai consumatori, che modificherà notevolmente i canali delle reti terze. La legge, oltre a tutelare maggiormente i consumatori, ha come obiettivo quello di ridurre e gestire al meglio il rischio di credito.

Una delle novità più rilevanti è la modifica e innalzamento dei requisiti professionali e patrimoniali degli intermediari finanziari. Viene richiesta una maggiore professionalità e un elevato grado di consulenza degli operatori al fine di ridurre il rischio di cattivo indebitamento delle famiglie. Ruolo primario dei consulenti sarà quindi quello indirizzare ed educare la clientela a scelte consapevoli e coerenti con la sua porzione economica, così da aumentare la qualità del credito e conseguentemente l'offerta.

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