Fallimenti, 281 nel 2010:
mai così tanti da 15 anni

Non è un record assoluto, ma poco ci è mancato. Con i 26 fallimenti dichiarati a dicembre il numero delle procedure aperte dal tribunale di Bergamo nel 2010 è arrivato a quota 281, più o meno al ritmo medio di uno per ogni giorno lavorativo.

Non è un record assoluto, ma poco ci è mancato. Con i 26 fallimenti dichiarati a dicembre, tra i quali spiccano i nomi di Milanoflex e Fema Impianti Industriali, il numero delle procedure aperte dal tribunale di Bergamo nel 2010 è arrivato a quota 281, più o meno al ritmo medio di uno per ogni giorno lavorativo.

Per i fallimenti l'anno che si è appena concluso è stato il peggiore del decennio, superando il 2005 che, con 249 procedure, era finora quello più «nero». Per avere livelli più alti, bisogna andare indietro di quindici anni, ai 284 fallimenti dichiarati nel 1995, solo tre in più rispetto al 2010.

Dal minimo di 102 fallimenti che era stato toccato appena tre anni fa, nel 2007, è stato un peggioramento ininterrotto che ha portato alla fine a quasi triplicare il numero delle procedure. Nel 2008 il numero dei fallimenti era salito sensibilmente, arrivando a quota 152, mantenendosi comunque ampiamente sotto la media. Nel 2009, invece, con 232 procedure, si era già finiti nella fascia dei livelli più alti del decennio.

L'effetto della crisi che ha compresso l'attività di molte aziende prima sul piano reddituale e quindi su quello finanziario-patrimoniale ha sicuramente contribuito ad innalzare le insolvenze ai livelli più alti del decennio.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 6 gennaio

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