Accettata la rateizzazione
Fema pagherà in cinque anni
Alla fine Fema sembra aver imboccato la strada giusta. Dopo mesi di gravi tensioni, con lo spauracchio del pignoramento e della vendita dei macchinari a fronte di un debito di oltre 6 milioni di euro, il gruppo di Cortenuova è riuscito a trovare un accordo.
Alla fine Fema sembra aver imboccato la strada giusta. Dopo mesi di gravi tensioni, con lo spauracchio del pignoramento e della vendita dei macchinari a fronte di un debito di oltre 6 milioni di euro, il gruppo di Cortenuova è riuscito ieri a trovare un accordo con gli enti creditori per una nuova rateizzazione di 5 anni che permetterà a Fema e alle altre società (Rubini Sinterizzati, Mecsinter e Cimdigipack) di riprendere il cammino produttivo.
Raggiante Nicola Torciano, responsabile della holding, reduce del «faccia a faccia» di ieri mattina che ha sbloccato la situazione: «Ci siamo ritrovati con Inps, Equitalia ed Agenzia delle Entrate che hanno accettato in buona parte la nostra proposta che avevamo formulato nei giorni scorsi. Ci è stata infatti concessa una nuova rateizzazione per la durata di cinque anni, con rate da 80 mila euro mensili, che riteniamo una proposta accettabile e che ci impegneremo ad assolvere fino in fondo. La condizione che gli enti ci hanno posto è che riusciamo a saldare, entro il 10 gennaio, i 573 mila euro legati alla decadenza dei ratei pregressi (settembre-dicembre). Noi avevamo proposto una fidejussione, ma davanti alla richiesta di saldare subito il pregresso, ci uniformiamo e pagheremo quello che ci viene chiesto».
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