Nell'agricoltura bergamasca
investimenti per 25 milioni

Grazie all'impegno della Provincia di Bergamo, arrivano nuovi consistenti finanziamenti per l'agricoltura bergamasca, risultato della fruttuosa collaborazione istituzionale messa in atto da tempo con la Regione Lombardia.

Grazie all'impegno della Provincia di Bergamo, arrivano nuovi consistenti finanziamenti per l'agricoltura bergamasca, risultato della fruttuosa collaborazione istituzionale messa in atto da tempo con la Regione Lombardia.

Il nuovo stanziamento di fondi nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) di Regione Lombardia, deciso nei giorni scorsi, va a beneficio di 33 imprese agricole della nostra provincia, alle quali andrà un contributo complessivo di circa 4 milioni di euro. Tutto questo aggiorna la tabella complessiva dei finanziamenti del P.S.R. per l'anno 2010 già assegnati alla Provincia di Bergamo. Nel 2010 sono state finanziate complessivamente 436 domande per un contributo ammesso di circa 11 milioni di euro che corrispondono a un investimento di circa 25 milioni di euro.

«Il Programma di Sviluppo Rurale - precisa il presidente della Provincia Ettore Pirovano - è uno strumento pianificatorio previsto dall'Unione europea. Ogni regione europea è chiamata a dotarsene al fine di poter ricevere ed erogare le provvidenze comunitarie e può assegnare le risorse per lo sviluppo rurale sulla base di un proprio piano, previa approvazione da parte delle autorità di Bruxelles. Con il nuovo riparto regionale - sottolinea il Presidente - sale a complessivi 23 milioni di euro lo stanziamento totale finora ottenuto dall'agricoltura bergamasca nel quadro del PSR dal 2008 ad oggi: una cifra ragguardevole che dimostra la volontà delle imprese agricole bergamasche di continuare a investire nonostante la crisi generalizzata del settore. Questi finanziamenti hanno infatti generato investimenti per complessivi 53 milioni di euro da parte di circa 600 aziende».

«Oltre a questi importanti risultati, la Provincia di Bergamo attende ora qualche ulteriore frutto - dichiara l'assessore provinciale all'Urbanistica e all'Agricoltura Enrico Piccinelli -. Gli uffici agricoli di via Calvi hanno infatti già inviato a Milano due ulteriori elenchi di domande di contributo giudicate ammissibili, per le quali la Provincia ha avanzato richiesta di ulteriori 2.600.000 euro».

Dei circa 600 progetti finanziati fino ad ora, un numero rilevante ha beneficiato della cosiddetta «misura 121» del PSR. Questa misura finanzia gli investimenti finalizzati ad aumentare la redditività e la competitività delle aziende agricole attraverso l'ammodernamento delle strutture, la riduzione e la razionalizzazione dei costi di produzione, l'innovazione di prodotto e di processo. Con l'ultimo riparto sono stati ammessi a finanziamento anche 11 progetti aziendali finalizzati alla produzione di agroenergia proveniente da impianti di biogas e ad energia solare (misura 311 B).

All'impegno dell'agricoltura bergamasca nel campo delle agroenergie si aggiunge peraltro il cospicuo ricorso delle nostre imprese alla «misura 311 A» del PSR, che finanzia interventi atti a favorire l'accoglienza (ristorazione e alloggio) degli agriturismi al fine di consentire ai cittadini di assaporare le radici del nostro territorio nonché di stare a contatto con la natura e la campagna.

«Il settore primario sta vivendo tuttora un innegabile periodo di difficoltà legato all'andamento dei mercati internazionali e alla situazione di perdurante incertezza dell'economia nazionale - chiarisce l'assessore Piccinelli -. Proprio per questo la Provincia di Bergamo, d'intesa con la Regione Lombardia, cerca di accompagnare le imprese agricole in un indispensabile cammino di consolidamento, pur nella consapevolezza che le stesse misure del Piano di Sviluppo Rurale – benché di un certo interesse per diversi comparti – non possono di per sé risolvere tutti i problemi del settore».

«La principale sfida che la nostra agricoltura è chiamata a raccogliere - osserva ancora Piccinelli - è quella di iniziare a dare vita a serie forme di collaborazione tra le imprese del settore. La cooperazione e la ricerca di economie di scala sono essenziali al fine di recuperare posizioni sui mercati. Molto dipenderà inoltre dalle decisioni che verranno prese a Bruxelles circa il futuro della politica agricola comune: quest'ultima dovrà subire necessariamente un processo di riforma, i cui contorni cominceranno verosimilmente ad emergere a partire dalla prossima primavera».

Il pensiero della Provincia di Bergamo va infine ad Expo 2015. «Si tratta di un'occasione unica per l'intero mondo agricolo lombardo - conclude il presidente Ettore Pirovano - che avrà l'opportunità di mettere in luce le grandi qualità della nostra filiera agroalimentare su un palcoscenico di livello mondiale. Sarà cura della Provincia di Bergamo accompagnare nel modo più proficuo le nostre imprese verso l'appuntamento dell'esposizione universale di Milano».

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