Valbremb, il presidio degli operai
blocca l'uscita di un macchinario

I lavoratori della Valbrem hanno bloccato il transito di un macchinario che, secondo la Cgil, l'azienda stava portando in Polonia. Braccia incrociate, di nuovo, martedì 30 novembre con un presidio davanti alla fonderia dove a rischio sono tutti i 117 lavoratori.

«Era diretto in Polonia, ma è rimasto a Lenna il macchinario che i dirigenti della Valbrem avevano deciso di spostare: un presidio dei lavoratori da venerdì mattina alle 8 ha impedito la fuoriuscita del camion che lo trasportava e da cui, attorno alle 15, è stato scaricato». Lo fa sapere la Cgil di Bergamo in un comunicato stampa.

«Resterà nello stabilimento in Valle Brembana, almeno fino a martedì - spiega il sindacato -, giorno in cui è previsto un nuovo incontro in Confindustria a Bergamo fra sindacati e dirigenza della fonderia di Lenna e Presezzo dove in 117 rischiano il posto. Ricordiamo, ancora una volta, che dopo la fine della cassa integrazione straordinaria e in vista della conclusione di quella in deroga, la multinazionale svizzera Ronal ha deciso di lasciare la provincia di Bergamo e ha avviato, per tutti, la procedura di mobilità. Per allentare le tensioni di questa mattina sono intervenuti i Carabinieri, il Presidente Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni e, telefonicamente, anche l'assessore provinciale Enrico Zucchi».

«La Valbrem capisca che non cambieremo idea, che non accetteremo la chiusura dello stabilimento di Lenna. I lavoratori lo hanno dimostrato oggi nei fatti» ha detto Margherita Dozzi della segreteria provinciale della Fiom-Cgil di Bergamo. «Ci attendiamo che si presenti al tavolo martedì prossimo con elementi positivi su cui discutere. Quanto successo oggi, cioè il tentativo Valbrem di spostare un macchinario svuotando lo stabilimento, è gravissimo perché è in corso una trattativa istituzionale e sindacale con l'obiettivo di mantenere le produzione Valbrem nel territorio orobico».

Dopo molte ore di sciopero già effettuate, altre 8 ore di astensione dal lavoro sono state proclamate per martedì prossimo, 30 novembre, giorno in cui è in programma il nuovo incontro fra le parti (alle ore 16). Per quella data è anche stato deciso di attuare un presidio davanti all'azienda dalle 8 del mattino.

«Avevamo avuto notizia – informa Gianfranco Maifredi, della Fim Cisl - che l'azienda volesse iniziare il trasloco dei macchinari. La presenza dei lavoratori questa mattina, infatti, ha impedito che una parte della dotazione tecnica dello stabilimento prendesse la strada di altri siti».

«Un camion era già pronto per partire, con una pesante attrezzatura già caricata. Dopo minuti di forte tensione, l'intervento di un dirigente della Valbrem ha interrotto le operazioni di trasloco. “Ci è statto assicurato – continua Maifredi – che tutto rimarrà fermo fino a dopo il 30 novembre, quando ci sarà un ulteriore incontro tra le parti. Questo almeno per rispettare chi deve sedersi al tavolo delle trattative, in una situazione in cui ancora non è stata condivisa alcuna decisione"».

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