Ha l’obiettivo di mobilitare complessivamente almeno un miliardo di euro a favore delle piccole e medie imprese il piano straordinario di iniziative che la Regione Lombardia si appresta a varare per contribuire a «dare respiro» alle aziende lombarde Il piano - di cui ha dato notizia oggi il presidente della Regione, Roberto Formigoni, in una conferenza stampa insieme all’assessore all’Industria, pmi e cooperazione, Romano La Russa - è giunto alla fase finale di rifinitura.Nel «mirino» soprattutto piccole e medie imprese, alle prese con la crisi finanziaria ed economica e penalizzate dal costo del denaro e dalla particolare difficoltà di accesso al credito.«Sono misure - ha spiegato Formigoni - su cui abbiamo lavorato intensamente, discutendone con tutti i soggetti del mondo economico, camerale e sindacale, e ovviamente di quello bancario, e che ci accingiamo a varare consapevoli che la Regione può e deve assumere iniziative, pur nella ovvia consapevolezza che siamo di fronte a una crisi finanziaria ed economica di dimensioni planetarie, che come tale va contrastata innanzitutto con provvedimenti di dimensione mondiale ed europea». «Il problema che vogliamo affrontare - ha proseguito Formigoni - è la crisi di fiducia di cui soffrono le nostre piccole e medie imprese (industriali, commerciali, artigianali, agricole), cioè il fatto che nonostante le massicce immissioni di liquidità nel sistema da parte delle banche centrali, le aziende hanno gravi difficoltà di accesso al credito». Ecco il perché del il duplice livello su cui l’iniziativa lombarda si sta sviluppando: rimodulare e incrementare fondi di garanzia, rimodulare i finanziamenti e i fondi (in particolare europei) per lo sviluppo, in alleanza con il sistema bancario e in raccordo con l’Unione europea. «Chiediamo alle banche - ha detto Formigoni - di credere nel sistema economico e nelle istituzioni lombarde».«Anche la Lombardia - ha precisato Romano La Russa - sta scontando gli effetti, tutt’altro che positivi, della crisi che ha colpito l’economia mondiale. Per invertire la rotta vogliamo intensificare gli aiuti e far sì che le nostre pmi siano facilitate nell’accesso al credito che oggi, invece, rappresenta uno dei principali ostacoli allo sviluppo. Cercheremo nuovi finanziamenti e rafforzeremo ulteriormente la sinergia con tutte le istituzioni e associazioni di categoria affinché le nostre imprese possano accrescere ulteriormente la propria competitività sui mercati». L’incontro con la Commissione europea per le risorse della programmazione comunitaria è già fissato per il 30 ottobre, mentre all’inizio della prossima settimana Formigoni riunirà il Patto per lo Sviluppo (le rappresentanze del mondo economico e sindacale) e un vertice con le Camere di commercio (con cui è in corso da due anni un Accordo di Programma per la competitività). Altri interlocutori importanti sono la Bei (Banca europea per gli investimenti) e la Cassa Depositi e Prestiti, che Formigoni ha invitato a scendere in campo. (16/10/2008)
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