Pronta replica della Fiom Cgil:
«Un atteggiamento responsabile»
In merito al comunicato della Fim - Cisl sulla vicenda che riguarda la trattativa con la Direzione Exide Fiom Cgil precisa che «la Fiom - Cgil ha solo cercato di vedere se era possibile arrivare ad un ipotesi di accordo».
In merito al comunicato della Fim - Cisl sulla vicenda che riguarda la trattativa con la Direzione Exide Fiom Cgil precisa che «la Fiom - Cgil non ha continuato una trattativa contro il parere dei lavoratori ma ha solo cercato di vedere se era possibile arrivare ad un ipotesi di accordo, nei tempi dettati dall'azienda, da sottoporre al giudizio vincolante dei lavoratori. Questo per evitare il rischio concreto che l'investimento previsto di oltre 14 milioni di euro venga dirottato su un altro sito fuori dall'Italia. I lavoratori nelle assemblea hanno solo ed esclusivamente espresso perplessità sui tempi troppo ristretti della discussione imposti dalla direzione».
«Anche a noi sarebbe piaciuto avere più tempo, ma questo non è stato possibile in quanto le decisioni sugli investimenti per i prossimi anni vengono assunte dalla casa madre americana il 12 Novembre prossimo. Dopo le assemblee di lunedì 8/11/10 tutta la delegazione al completo mercoledì mattina ha avanzato delle richieste e fatto delle proposte per vedere se nonostante i tempi così ristretti si potesse arrivare ad un ipotesi da sottoporre al voto vincolante dei lavoratori. Ci pare alquanto strano che questa mattina la delegazione Fim – Cisl abbia abbandonato il tavolo senza nemmeno aspettare le risposte della Direzione in merito alle proposte avanzate da tutta la delegazione e quindi anche dalla delegazione Fim - Cisl».
«Risposte aziendali che purtoppo non hanno accolto nessuna delle proposte fatte e che non ci hanno permesso di continuare la trattativa. Crediamo che in una situazione nella quale molte aziende stanno pensando a delocalizzare le produzioni fuori dall' Italia, la Fiom – Cgil insieme ai nostri delegati abbia responsabilmente percorso la strada della discussione, non certo delle deroghe al contratto nazionale come invece fanno altri. Tutto questo con un chiaro confronto con i lavoratori».
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