Donora, trattative bloccate
Torna il presidio dei lavoratori

Situazione di stallo per la Donora. La cessione ad un ipotetico
imprenditore interessato all'area e allo stabilimento dove la storica
azienda metalmeccanica produceva i frigoriferi per il gruppo Candy
continua ad essere posticipata. I lavoratori tornano in presidio.

Situazione di stallo per la Donora. La cessione ad un ipotetico imprenditore interessato all'area e allo stabilimento dove la storica azienda metalmeccanica produceva i frigoriferi per il gruppo Candy continua ad essere posticipata e durante l'ultimo incontro di venerdì 22 ottobre negli uffici dell'assessorato provinciale al Lavoro e Formazione l'azienda non ha parlato di date.

Per questo e soprattutto per rivendicare un incontro con il futuro acquirente (che avrebbe già incontrato l'assessore Zucchi) i lavoratori hanno ricominciato, da giovedì 28, a presidiare i cancelli di via Santissime Irene e Anatolia a Cortenuova. La Donora è chiusa ormai da metà del 2006, con l'eccezione del magazzino. Il 31 dicembre 2009 si era concluso un periodo di cassa integrazione in deroga. Alla Regione i sindacati avevano chiesto di intervenire per un allungamento della cassa, poi ottenuto con decorrenza dal 1° gennaio. L'ultimo periodo di cassa è finito il 31 agosto scorso.

«Siamo tornati in presidio, giovedì 28 dalle 6fino alle 17, e lo faremo anche domani per tentare di sbloccare una volta per tutte questa situazione in stallo da davvero troppo tempo - dice Gian Luigi Belometti della Fiom-Cgil di Bergamo -. Il nostro obiettivo è quello di portare al tavolo istituzionale questo imprenditore per capire cosa e quando abbia intenzione di fare sul sito. Si tratta del destino di quasi 150 ex lavoratori che dal 1° settembre si trovano in mobilità. Se occorre tempo per definire l'operazione, chiediamo che venga sospesa la mobilità e che venga riattivata la cassa integrazione in deroga».

Venerdì scorso 22 ottobre, come già detto, si è tenuto l'ultimo incontro tra azienda e sindacati nella sede dell'assessorato provinciale al Lavoro e Formazione. «Donora si è, però, presentata di nuovo senza l'acquirente e senza novità significative - continua Belometti -. Dunque, senza colui che gestirà il sito in futuro, è impossibile aprire una trattativa sulle condizioni di ricollocamento a cui Donora si era impegnata».

Per i lavoratori Donora, che nel 2001 erano 600, dopo una serie di riduzioni d'organico il colpo di grazia era arrivato il 22 novembre 2005 quando l'amministratore delegato aveva annunciato l'imminente chiusura dello stabilimento. In quel periodo vi lavoravano in 385. Per tutto il 2006, scioperi, blocchi di autostrade, incontri al Ministero e con le istituzioni locali, proteste allo stadio, e lunghissimo presidio di quasi tre mesi avevano accompagnato le trattative.

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