Economia
Venerdì 15 Novembre 2002
I Pinco Pallino guardano a oriente
Grazie a un accordo con la Ma Mere, la ditta bergamasca di alta moda per bambini mira ad aprire nel paese asiatico 15 punti vendita
La casa di alta moda per bambini «I Pinco Pallino» punta sul mercato giapponese, grazie ad un accordo con la società di import e rivendita «Ma Mere», che mira ad aprire nel paese asiatico 15 punti di vendita con un fatturato annuo di 1,5 miliardi di yen, circa 12,4 milioni di euro. I progetti della ditta bergamasca, di Entratico, nota nel mondo per le sue creazioni di abbigliamento e calzature per bambini dai 0 ai 14 anni, sono stati illustrati in una conferenza stampa all’ambasciata d’Italia in Giappone dai fondatori e proprietari della società, Imelde e Stefano Cavalleri.
Attualmente sono tre i punti vendita in Giappone della casa bergamasca, più un altro misto con «Ma Mere», a Tokyo e Osaka, con un fatturato annuo di circa 200 milioni di yen, cioé 1,65 milioni di euro. L’obiettivo è arrivare quanto prima a 15 punti vendita, con un fatturato di 1,5 miliardi di yen.
Nel 2001 la «I Pinco Pallino», che ha 50 dipendenti nel suo centro di ideazione e produzione e una manodopera esterna di 450-500 persone, anche in paesi stranieri, ha realizzato un fatturato di 18,6 milioni di euro tra vestiti e calzature per bambini. Oltre ai punti vendita in Italia, ne possiede in Francia, Taiwan, Giappone, Dubai e Arabia Saudita.
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