Il gruppo Banco Popolare (cui fa capo anche il Credito Bergamasco, nella foto la sede centrale) ha registrato nel primo trimestre 2008 un utile netto consolidato di 260 milioni di euro. I risultati economici del primo trimestre 2008, si legge in una nota della società, risultano essere solo parzialmente confrontabili con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente, in quanto al 31 marzo 2007 l’operazione di fusione tra il Banco Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana non era stata ancora perfezionata.
L’utile netto consolidato del primo trimestre comprende i costi dell’aggregazione della Banca Popolare Italiana in applicazione di quanto previsto dal principio contabile di riferimento.
Escludendo tali impatti il risultato realizzato nel primo trimestre 2008 dal nuovo gruppo è pari a 332 milioni e si confronta con un risultato pro-forma relativo al primo trimestre 2007, ottenuto aggregando i risultati del gruppo Banco Popolare di Verona e Novara e del Gruppo Banca Popolare Italiana, di 286 milioni. L’utile ricorrente (escludendo l’impatto conseguente alla Ppa, Purchase price allocation) è pari a 193 milioni, più che raddoppiato rispetto al risultato di 93 milioni registrato nel quarto trimestre 2007.
Gli impieghi lordi ammontano al 31 marzo 2008 a 87,7 miliardi rispetto agli 86,9 miliardi di fine esercizio 2007 ed ai 79,3 miliardi (dato pro-forma) del 31 marzo 2007. La raccolta diretta è pari a 92,2 miliardi rispetto ai 93,2 miliardi del 31 dicembre 2007 ed agli 83,9 miliardi del 31 marzo 2007 (+9,9%).
La crescita degli impieghi, unitamente alla dinamica dei tassi di mercato ha consentito la rilevazione di un margine di interesse pari a 643,5 milioni in crescita sia rispetto ai 619,7 milioni del quarto trimestre 2007 (+3,8%) sia ai 565,4 milioni del terzo trimestre 2007. Il confronto con il dato pro-forma del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (564,7 milioni) evidenzia una crescita del 14,0%.
(15/05/2008)
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