Economia
Sabato 09 Ottobre 2010
Valle Brembana, gli artigiani:
«Prolungare la cassa in deroga»
Un appello perché la cassa integrazione in deroga venga rifinanziata arriva dagli artigiani della Valle Brembana che si sono incontrati nei giorni scorsi a Zogno per fare il punto sulla crisi con Lionello Marchiori, vicedirettore dell'Associazione artigiani e responsabile dell'ufficio sindacale, e il capo polo, Marco Valceschini. La crisi si è riflessa sia sui posti di lavoro sia sul numero delle imprese artigiane, calate nel 2009 soprattutto nella produzione e subfornitura e nelle costruzioni. «Nel polo di Zogno - spiega Valceschini - gli iscritti all'Albo delle imprese artigiane sono 1.506, di cui il 44% nostre associate. Circa l'80% è costituito da aziende con un addetto». Un tessuto economico che di conseguenza non rientra nella cassa integrazione tradizionale.
Per le imprese artigiane è stata introdotta la cassa in deroga. Marchiori ha spiegato che «le risorse della Lombardia da destinare alla Cig in deroga, circa 1 miliardo e 250 milioni di euro, sono ormai in via di esaurimento e comunque la validità è fino al 31 dicembre di quest'anno. Da qui la necessità di pensare subito a come intervenire per evitare il dramma sociale, perché dopo tale data, ci sarebbero in provincia almeno 5.000 persone senza lavoro». E di queste secondo una stima approssimativa 350-400 potrebbero essere in Val Brembana. «Noi - aggiunge - spingeremo affinché la cassa in deroga prosegua e, in caso contrario, ripensiamo alla possibilità rappresentata dagli enti bilaterali».
Questo sistema, spiega Valceschini, si basa su «migliaia di imprese artigiane che aderiscono al fondo» e «fornisce risorse in caso di crisi temporanee e cicliche, quelle a cui ogni azienda poteva essere soggetta saltuariamente prima di quest'ultima. Ma si tratta di interventi che possono coprire 90 giorni e con fondi limitati. Per questo anche l'Associazione artigiani ha aderito alla Cig in deroga».
Dal 2008 al 2009 c'è stato un decremento delle attività artigiane della Valle Brembana che ne ha riportato il numero complessivo sotto i livelli del 2006. In particolare, in un'area con una forte presenza di aziende conto terziste, hanno sofferto le attività di produzione e subfornitura con un calo delle imprese del 5,2%. In tutto le attività che hanno abbassato le serrande nel 2009 sono state 19 e il totale degli artigiani è sceso a 1.506. A soffrire di più, nel polo di Zogno, sono state la zona di Brembilla, che comprende anche Blello e Berbenno, che ha perso il 3,7%, e la Val Fondra, che ha perso il 3,2%.
Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 9 ottobre
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