Same, Exide e Bianchi Vending
Cgil: «Stagione di scioperi al via»

Dopo la disdetta da parte di Federmeccanica del Contratto nazionale dei metalmeccanici del gennaio 2008, cominciano anche a Bergamo i primi scioperi contro Federmeccanica. Come fa sapere la Cgil, ieri, 8 settembre, hanno incrociato le braccia per primi i lavoratori della Same di Treviglio e quelli della Exide di Romano di Lombardia, oggi è toccato a quelli della Bianchi Vending di Zingonia.

«Il recesso entrerà in vigore dal 1° gennaio 2012, ma per gli altri sindacati il contratto di riferimento già da ora è quello firmato il 15 ottobre 2009, non sottoscritto dalla Fiom», prosegue la Cgil. «Mentre in vari territori del Paese veniva organizzata, più o meno spontaneamente, la mobilitazione, il Comitato centrale nazionale della Fiom-Cgil ha approvato ieri 4 ore di sciopero da svolgere entro il 16 ottobre. Intanto, come già detto, braccia incrociate ieri alla Same di Treviglio, dalle 13,30 alle 17 con presidio sui cancelli e un corteo che ha bloccato la strada statale padana superiore SS11».

Alla Exide di Romano di Lombardia lo sciopero si è svolto per un'ora alla fine di ogni turno, con un'adesione che la Fiom-Cgil ha quantificato in «circa l'85% fra gli operai, partecipazione che ha comportato il fermo dei macchinari. Alla Bianchi Vending di Zingonia il giorno della protesta è stato quello di oggi: astensione dal lavoro l'ultima ora di ogni turno (cioè dalle 15.45 alle 16.45 per chi lavora a giornata, dalle 13 alle 14 per i lavoratori del primo turno, dalle 21 alle 22 per quelli del secondo)».

Per i prossimi giorni si attendono nuovi scioperi in altre realtà produttive della provincia. «La decisione di Federmeccanica è stata presa piegandosi al volere di Fiat, dopo la vicenda di Pomigliano che, allo stato attuale, viene fatta pagare a tutti i lavoratori metalmeccanici, con la disdetta dell'unico vero contratto nazionale democraticamente votato», ha commentato Mirco Rota, segretario generale della Fiom-Cgil di Bergamo. «È grave, ma soprattutto sbagliata, la scelta di Federmeccanica di annunciare la disdetta del contratto del 2008 a 16 mesi dalla sua scadenza», aggiunge Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil di Bergamo.

«È chiaramente una scelta contro la Fiom e la Cgil, ma soprattutto contro tutti quei lavoratori che quel contratto hanno votato e approvato. È una scelta, come si vede dalle prime reazioni anche in alcune fabbriche bergamasche, che aprirà una fase di forti tensioni e conflitti. Occorre fare ogni sforzo per aprire un tavolo negoziale per un nuovo contratto nazionale che sappia cogliere la complessità dei diversi comparti dell'industria meccanica e che affronti le questioni legate alla competitività. Allo stesso tempo diventa sempre più urgente definire regole certe sulla democrazia e la rappresentanza sindacale».

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