Deutsche Bahn compra Arriva
Così la Sab è diventata tedesca

Passa da inglese a tedesca la proprietà della Sab autoservizi. Dopo che la commissione europea ha dato il via libera all'acquisizione da parte di Deutsche Bahn del gruppo britannico Arriva, che comprende anche la società di autobus bergamasca, lo schema dell'operazione è stato definito venerdì e il pagamento agli azionisti di Arriva sarà completato entro il 10 settembre, mentre è stata chiesta la cancellazione dei titoli Arriva Plc dalla Borsa di Londra a partire da questa mattina.

Con il passaggio ormai formalizzato di Arriva a Deutsche Bahn, ovvero le ferrovie tedesche, nasce il più grande operatore europeo di trasporto passeggeri. L'Antitrust europeo ha dato il via libera all'operazione a condizione che Deutsche Bahn venda le attività tedesche di Arriva.

«Questa decisione mostra che la commissione europea è aperta all'integrazione transfrontaliera sul mercato dei trasporti appena liberalizzati, purché queste transazioni non riducano in alcun modo la concorrenza, in particolar modo nel paese d'origine dell'acquirente" - aveva commentato il commissiario Ue alla concorrenza Joaquin Almunia.

Per questo «la vendita di Arriva Deutschland assicurerà che la concorrenza sul mercato tedesco di bus e treni continuerà a svilupparsi come voluto dalla legislazione Ue» - ha sottolineato Almunia. L'impegno, assunto volontariamente da Db, secondo Bruxelles, «rimuove completamente la sovrapposizione in un modo chiaro».

Intanto in attesa della dismissione la gestione e la contabilità di Arriva Deutschland sarà tenuta distinta da quella di Deutsche Bahn. In Germania Arriva nel 2009 ha realizzato un giro d'affari di 416,7 milioni di sterline, legato per l'83% al business ferroviario e al 17% a quello dei bus, con 2.900 dipendenti.

L'annuncio di un'intesa tra Deutsche Bahn e Arriva risale al 22 aprile. E prevede l'offerta da parte del gruppo tedesco di 775 pence per azione, con un «premio» di circa il 34% sull'ultimo prezzo del 16 marzo, il giorno prima dell'annuncio da parte di Arriva della presenza di un'offerta non sollecitata per la società.

Il 17 giugno poi l'85,1% degli azionisti di Arriva riuniti in assemblea, rappresentanti il 90,4% del capitale, ha votato per accettare l'offerta. Con il superamento della soglia del 75% tutti gli azionisti di Arriva sono tenuti ad adeguarsi all'offerta, secondo la legge britannica sulle acquisizioni.

L'offerta di Deutsche Bahn, che già possedeva una piccola quota ampiamente inferiore all'1% in Arriva, valorizza complessivamente il gruppo britannico circa 1.585 milioni di sterline (circa 1.950 milioni di euro, ai cambi attuali, ndr). L'acquisizione viene finanziata da Deutsche Bahn con la liquidità esistente. Al 30 giugno la liquidità o investimenti immediatamente liquidabili erano pari a 2,7 miliardi, a fronte peraltro di debiti finanziari saliti nel semestre da 16,5 a 17,6 miliardi.

L'acquisizione, ha spiegato Deutsche Bahn, ha il valore di una combinazione strategica tra i due gruppi che porta un rafforzamento in termini di economia di scala, conoscenza ed esperienza per porsi in posizione di guida in particoalre, nello sviluppo della liberalizzazione del mercato dei trasporti in Europa.

I principali mercati europei di Deutsche Bahn, al di fuori della Germania, sono Regno Unito, Danimarca, Svezia, Polonia e Repubblica Ceca. Arriva è invece attualmente presente in 12 Paesi europei (Repubblica Ceca, Danimarca, Italia Germania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia e Ungheria oltre ovviamente al Regno Unito).

L'intenzione di Deutsche Bahn è di affidare ad Arriva il ruolo di guida per lo sviluppo del gruppo nei Paesi fuori dalla Germania. Sotto questo aspetto, quindi, per Sab non sono previsti cambiamenti.
 Stefano Ravaschio

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