Per spiegare la mancata firma di questa mattina da parte della CGIL e la conseguente rottura delle trattative, Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL di Bergamo, ha commentato: “L’ipotesi di accordo sull’apprendistato avanzata da “Imprese & Territorio” sembra andare in direzione opposta rispetto all’investimento sulla conoscenza e sulla formazione sancito dagli accordi di Lisbona che prevedono, entro il 2010, un’ ‘economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica …, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale’. Ridurre a sole 16 ore annue la formazione formale degli apprendisti (contro le 120 previste dalla norma e dai contratti) è non solo un’evidente sottovalutazione dei bisogni formativi delle nuove leve di lavoratori ma anche un errore strategico. Già lo scorso anno attraverso gli accordi con le associazioni artigiane si era verificata un prima riduzione che aveva portato a 58 ore totali di formazione (42 ore per l’area trasversale, cioè materie comuni a tutti i settori lavorativi, come ad esempio lingue, sicurezza, … + altre 16 ore professionalizzanti, cioè diverse a seconda del mestiere), con un conseguente indebolimento del percorso formativo dei giovani lavoratori. Tra l’altro, la nuova organizzazione degli orari non consentirebbe né la creazione di un gruppo-classe, né quella di un clima formativo idoneo all’apprendimento e neppure consentirebbe di avvalersi dei percorsi formativi finanziati dalla Provincia e dalla Regione (che, infatti, si attestano su 40 ore annuali). La limitazione alla sola formazione trasversale costituisce, inoltre, un errore di strategia: infatti si esclude a priori l’insegnamento di materie professionali che sono proprio quelle che risultano maggiormente motivanti per i giovani apprendisti”.
In particolare la proposta di accordo presentata da “Imprese & Territorio” è, per la CGIL, da rigettare dal momento che “riteniamo vada prima consolidato ed esteso il modello formativo contenuto negli accordi 2007-2008 sottoscritti da CGIL, CISL e UIL e dalle categorie interessate (Accordo 26-2-2007 e 23 aprile 2008 con le associazioni artigiane, il Protocollo d’intesa del 17 ottobre 2007 con Ascom e Confesercenti). Modelli da verificare ed eventualmente integrare o correggere dopo una sperimentazione almeno biennale. Riteniamo anche che vada comunque previsto un potenziamento della formazione professionalizzante specifica, con modalità attive che valorizzino l’esperienza lavorativa e uniscano proficuamente teoria e pratica”.
“Imprese & Territorio” riunisce l’Associazione Artigiani, Ascom - associazione Commercianti, Apindustria, Coldiretti, Confcooperative, Confesercenti, Cna-Federazione Artigiani Bergamo, Fai-Federazione Autotrasportatori Italiani e Lia-Liberi Imprenditori Associati, che partecipano con pari dignità.
(14/01/2009)
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