«Apprendiamo con spirito positivo la comunicazione fatta da Indesit Company riguardo all'andamento societario del primo semestre del 2010. I buoni risultati ottenuti sia sul fronte dei ricavi (+ 9,6%), sia sul margine operativo, insieme a una ripresa consistente nei volumi produttivi sono esiti che vanno a sostenere con maggior forza la nostra convinzione che il sito di Brembate non debba essere chiuso. In particolare, la dichiarazione del CdA riguardo al fatto che “il miglioramento della redditività di questo semestre è riconducibile principalmente alla riduzione del costo del prodotto, grazie al maggior assorbimento dei costi fissi industriali, derivante dalla ripresa dei volumi (+ 11,1%)”, dimostra che le motivazioni portate al tavolo dall'azienda per dimostrare la necessità di chiudere Brembate anche per i suoi costi fissi, non reggono alla prova dei fatti. Il recupero del mercato Russo per circa il 10% dei ricavi nel primo semestre può consentire un peso minore dei costi fissi anche per lo stabilimento bergamasco. Pertanto , riteniamo che la discussione debba partire dal come rilanciare e sviluppare Brembate, a quali investimenti effettuare sul suo prodotto per renderlo più efficiente e competitivo e certo non dal come e quando chiuderlo».
Ferdinando Uliano, segretario generale Fim Cisl Bergamo
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