Ripresa economica in provincia
Industria: +4,3% nel 2° trimestre

La ripresa economica è in corso in provincia di Bergamo e la dinamica della produzione è in netta accelerazione sia nell'industria che nell'artigianato. Resta invece negativo il quadro dell'occupazione nel settore manifatturiero e il volume d'affari nel commercio e nei servizi, pur in recupero, è ancora al di sotto dei livelli di un anno fa, segno di una perdurante debolezza dei consumi. Lo dice un'indagine congiunturale della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Bergamo ed è relativa al secondo trimestre del 2010.

I numeri della produzione manifatturiera nel secondo trimestre 2010 hanno assunto dimensioni importanti e tracciano un profilo coerente di risalita del ciclo congiunturale in provincia di Bergamo, con risultati di eccellenza rispetto alle altre province della Lombardia: la produzione dell'industria è aumentata del 4,3% nel trimestre e del 7% su base annua. Anche la produzione dell'artigianato cresce del 2,9% nei tre mesi e del 4% nel confronto tendenziale.

Resta ampia la distanza dai livelli di produzione antecedenti alla deflagrazione della crisi nella seconda metà del 2008, ma la diffusione della ripresa alla maggioranza dei settori merceologici e alle diverse tipologie dimensionali - anche se le aziende minori e l'artigianato crescono meno rispetto alle grandi - indica una rimessa in moto dell'intero convoglio del manifatturiero, soprattutto nelle filiere e nelle componenti più sensibili al risveglio della domanda internazionale.

Rispetto alla precedente rilevazione, è da rimarcare il progresso della meccanica, comparto che ha un impatto decisivo sulla manifattura provinciale, grazie probabilmente alla domanda in crescita dei mercati emergenti, al relativo indebolimento dell'euro sul dollaro e agli incentivi fiscali per il mercato interno. Ma la ripresa si conferma robusta anche in tutte le produzioni di beni intermedi e i segnali sono positivi anche nel settore tessile.

Sono invece ancora in affanno alcuni settori, come quello dei minerali non metalliferi, che risentono della debolezza del mercato dell'edilizia e delle costruzioni. La ripresa è confermata dai buoni risultati delle vendite, dalla crescente esigenza di ricostituire le scorte di magazzino e dall'arresto della caduta dei prezzi dei prodotti finiti. Gli ordinativi sono ancora in crescita, sia dal mercato interno che dall'estero, anche se qualche accenno di decelerazione della loro dinamica non consente di escludere un'evoluzione meno lineare del ciclo nei prossimi trimestri.

Del resto, gli elementi di incertezza sulla dinamica del quadro economico globale (dal peso del debito e del rischio sovrano nei paesi dell'area Euro alla potenziale conflittualità tra gli obiettivi delle politiche fiscali e monetarie) non sono scomparsi, un ripiegamento della congiuntura internazionale non è escluso e l'ottimismo, pur prevalente, nelle aspettative delle imprese, è temperato da molta cautela.

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