Contratto di solidarietà alla Sit
A Brembilla sali 20 posti di lavoro

Un contratto di solidarietà, da sottoporre al giudizio dei lavoratori martedì 27 luglio in assemblea (dalle 13.30), è stato siglato alla Sit Spa di Brembilla, azienda che opera nel settore della produzione di componenti per la trasmissione (pulegge, giunti, slitte, ecc..), evitando così una ventina di esuberi, dopo il periodo di cassa ordinaria terminato la scorsa settimana. Il meccanismo della solidarietà, che prevede la riduzione dell'orario di lavoro e dello stipendio, coinvolgerà 56 degli 84 dipendenti e partirà il 30 agosto prossimo per la durata di un anno, con la possibilità di svolgere successivamente altri 12 mesi.

“Si tratta del primo contratto del genere firmato da Confindustria di Bergamo, che comunque è sopraggiunta solo nelle fasi finali della trattativa, che si è svolta in azienda” spiega Margherita Dozzi della Fiom Cgil. “L'obiettivo degli industriali era quello di inserire nel testo dell'accordo una clausola di salvaguardia che permettesse la disdetta unilaterale aziendale del contratto. Ci siamo nettamente opposti a questa soluzione, così l'accordo è stato firmato senza la clausola. Speriamo di riuscire anche in altre realtà produttive in difficoltà ad arrivare ad accordi con Confindustria che utilizzino contratti di solidarietà, che consideriamo non uno strumento rigido, bensì adatto anche per le aziende più piccole e là dove sia necessaria una riduzione oraria più rilevante”.

“Un accordo importante per molti aspetti, ma soprattutto perché salva il posto di lavoro a 20 persone, che fino alla firma dell'intesa con l'azienda erano conteggiati come esuberi - ha aggiunto Pier Capelli, della Fim Cisl di Bergamo -. E importante perché il primo fatto con Confindustria Bergamo, e perché agisce su una zona, la Valle Brembana e il distretto di Brembilla in particolare, particolarmente in sofferenza in questo settore. Con questa intesa, inoltre, siamo riusciti a convincere l'azienda dell'importanza di salvaguardare l'occupazione e superare insieme la crisi che ancora morde. Riteniamo infine che questa intesa possa servire da esempio per altre aziende del settore”.

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