Manovra, il 12 luglio la Uil
manifesta davanti alla Prefettura

Un presidio davanti alla sede dellla Prefettura di via Tasso, a Bergamo, per portare all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni le posizioni della Uil in merito alla manovra correttiva alla Finanziaria 2010, di cui si avvicina l'approvazione definitiva da parte del Parlamento.

Ad organizzarlo, per lunedì 12 luglio dalle 16.45 alle 18.30, è la Uil di Bergamo che, in questo modo, recepisce la decisione assunta a livello nazionale dal comitato centrale riunitosi a Roma l'1 e 2 luglio scorsi. Alle 17.15 i rappresentanti sindacali verranno ricevuti dal prefetto, Camillo Andreana.

«Complessivamente – dice il segretario provinciale, Marco Cicerone – la Uil valuta positivamente la scelta di evitare incrementi della pressione fiscale, che si sarebbe scaricata sui salari di tutti i lavoratori dipendenti e sulle pensioni, anche la nostra posizione resta subordinata alla conferma, in sede parlamentare, delle storiche rivendicazioni della Uil sul fronte della lotta all'evasione fiscale e della riduzione dei costi della politica. Allo stesso tempo, però, vogliamo sottolineare la nostra preoccupazione per talune scelte del Governo che ha optato per una serie di tagli non selettivi, decisi senza tenere conto delle specifiche situazioni territoriali, e quindi con il concreto rischio di produrre conseguenze negative sul funzionamento della macchina pubblica e amministrativa».

Il riferimento è, in particolare, all'annunciato blocco delle assunzioni fino al 2015: «Non c'è stata alcuna attenzione agli enti locali virtuosi – sottolinea Cicerone – i cui organici sono già al limite. Basti pensare all'Ufficio immigrazione di Bergamo dove oggi sono in servizio 19 precari i cui contratti potrebbero non essere rinnovati alla scadenza del 31 dicembre, o ai noti problemi causati dalla carenza di personale infermieristico all'interno degli ospedali».

Sul tappeto c'è poi la questione dei riflessi sul federalismo della drastica diminuzione delle risorse per gli enti pubblici, Comuni e Regioni in testa: «Una simile situazione – aggiunge il segretario provinciale della Uil – rischia di bloccare quegli appalti pubblici che, oltre a migliorare le rete infrastrutturale, potrebbero ridare ossigeno a un comparto già duramente provato dalla crisi come l'edilizia». Inoltre un'attenzione particolare viene dedicata pure al tema della cassa in deroga: «Un rifinanziamento per il biennio 2011-2012 è indispensabile visto che i primi segnali di ripresa ancora non hanno avuto effetti sull'occupazione che anzi, nei prossimi mesi, potrebbe accusare ulteriori sofferenze».

Infine, il nodo-pensioni: «La scelta di limitare il numero delle finestre – rimarca Cicerone – va ripensata. In particolare bisogna allargare il limite fissato dal decreto di 10mila lavoratori collocati in mobilità o titolari di prestazione straordinaria: se non si torna indietro, potremmo trovarci a fare i conti con persone prive di qualsiasi copertura, sia pensionistica che degli ammortizzatori sociali».

In ogni caso, conclude il segretario della Uil, «dopo aver evitato - grazie alla manovra - che il debito italiano diventi oggetto della speculazione internazionale, resta necessario mettere mano da subito e con decisione alla questione dello sviluppo, degli investimenti e della ricerca».

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