Economia / Isola e Valle San Martino
Mercoledì 16 Giugno 2010
Roma, il sottosegretario Saglia:
«Indesit riveda le sue posizioni»
Indesit riveda le sue posizioni sulla decisione di chiudere due stabilimenti. La presa di posizione è del sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, che mercoledì mattina ha incontrato al ministero l'assessore al lavoro della Regione Lombardia, Gianni Rossoni: l'appuntamento, un primo incontro preparatorio alla riunione ufficiale, era stato programmato proprio per discutere della possibile chiusura dello stabilimento di Brembate.
Alla riunione erano presenti anche i parlamentari bergamaschi Gregorio Fontana e Alessandra Gallone, oltre al capo della task force del ministero per le crisi aziendali, Gianpietro Castano. «Abbiamo convenuto con la Regione Lombardia - afferma in una nota il sottosegretario - di convocare il tavolo Indesit immediatamente dopo la presentazione del piano industriale da parte dell'azienda ai sindacati».
«Inviteremo il gruppo Merloni - sottolinea Saglia - a recedere dalle annunciate decisioni di chiusura dello stabilimento e siamo solidali con i lavoratori ritenendo il metodo sin qui seguito dalla azienda poco conforme a una normale dialettica sindacale».
«Siamo soddisfatti del sostegno e dell'attenzione che il Governo, tramite il sottosegretario Saglia, sta dando alla vicenda - ha detto al termine l'on. Gregorio Fontana - e della richiesta ufficiale da parte del Governo di chiedere al Gruppo Merloni di recedere alle annunciate decisioni di chiusura dello stabilimento. Positiva anche la conferma di voler convocare, dopo l'incontro tra azienda e sindacati per l'illustrazione del piano industriale, il tavolo nazionale presso il ministero per esaminare le azioni da intraprendere per cercare di evitare la chiusura dello stabilimento bergamasco».
Il deputato ha anche aggiunto che «non è accettabile che aziende come il Gruppo Merloni, prima beneficino dei vantaggi degli incentivi sugli elettrodomestici messi a disposizione recentemente dal Governo, e poi incassato il vantaggio, chiudano lo stabilimento».
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