Economia / Isola e Valle San Martino
Martedì 15 Giugno 2010
Indesit resti a Brembate Sopra:
in Regione appello bipartisan
Per la Indesit di Brembate Sopra dal tavolo istituzionale milanese convocato per martedì pomeriggio dall'assessore regionale al Lavoro, Gianni Rossoni, arriva un appello bipartisan: ai rappresentanti dell'azienda tutto il mondo politico bergamasco e i sindacati hanno rivolto un forte invito a rivedere la decisione sulla chiusura dello stabilimento orobico. I motivi che hanno portato alla decisione di spostare la produzione al Sud - che Indesit ha nuovamente illustrato all'incontro di Milano - non sono giustificati, e per questo, hanno sottolineato tutti, è necessario mantenere un presidio produttivo a Brembate Sopra.
Tra gli altri c'erano l'assessore regionale all'Ambiente ed energia, Marcello Raimondi, l'assessore all'Urbanistica e territorio, Daniele Belotti, numerosi consiglieri regionali dei vari schieramenti, l'assessore provinciale al lavoro, Enrico Zucchi, il sindaco di Brembate Sopra, i segretari bergamaschi di Fim, Fiom e Uilm (Uliano, Rota e Nozza), il segretario dell'Ugl, Pirola, il segretario regionale della Cisl, Gigi Petteni.
Tutti d'accordo, nella cabina di regia regionale che Rossoni ha annunciato di voler riconvocare presto: tutti uniti nel lanciare un forte appello al gruppo marchigiano Indesit per la conservazione dello stabilimento bergamasco e per i suoi dipendenti, che proseguono a oltranza il presidio. Dalla scorsa settimana i 430 dipendenti bloccano le merci in uscita dallo stabilimento.
Da Milano la parola passa ora a Roma, dove l'assessore regionale Rossoni inconterà mercoledì Stefano Saglia, sottosegretario per lo sviluppo economico. In campo anche il Comune di Brembate Sopra, che ha indetto un Consiglio comunale urgente giovedì 17 alle 20.30.
«Sono convinto - ha detto oggi a Milano il vicepresidente della Regione e assessore all'Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione, Andrea Gibelli - che il tavolo anticrisi debba affiancare il lavoro sull'occupazione con ipotesi di sviluppo industriale concrete che comprendano anche considerazioni di natura urbanistica. L'obiettivo è fare in modo di evitare le delocalizzazione, scongiurare le sperequazioni territoriali nei confronti di altre Regioni italiane e aumentare l'attrattività del nostro territorio».
E proprio dei possibili strumenti che la Regione può attivare per evitare la deindustrializzazione del territorio si discuterà nella cabina di regia che sarà convocata a breve. Dal confronto che si aprirà il prossimo 17 giugno tra l'azienda e i sindacati - in cui saranno discussi più nello specifico il piano industriale e tutte le sue ricadute - si attendono gli ulteriori elementi su cui potrà proseguire il lavoro del tavolo lombardo, che comunque resterà attivo.
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