Indesit: task force del ministero
per trovare una soluzione

La vertenza Indesit sbarca al Ministero e in Regione. Il deputato Gregorio Fontana (Pdl), segretario di presidenza della Camera, ha incontrato ieri il capo della task force crisi aziendali del Ministero Giampietro Castano ed ha ottenuto la convocazione «al più presto» di una specifica riunione al Ministero dello sviluppo economico dedicata allo stabilimento di Brembate Sopra.

«La decisione dell'azienda non è solo un atto inaccettabile che mette a rischio centinaia di posti di lavoro, ma è un atto grave contro il nostro territorio - commenta Fontana -. Ritengo che alla riunione di questo tavolo dovranno partecipare, oltre all'azienda e ai sindacati, anche i parlamentari del territorio, i rappresentanti di Regione e Provincia e gli altri enti locali interessati, per far comprendere la determinazione di tutte le istituzioni bergamasche, nella difesa dell'occupazione e dell'economia del nostro territorio».

In attesa di quello romano, un tavolo istituzionale a livello milanese si terrà invece già martedì alle 15,30. Lo ha convocato l'assessore regionale al Lavoro Gianni Rossoni chiamando al confronto le parti sociali e i rappresentanti istituzionali del territorio per discutere la crisi e le possibili soluzioni relative all'Indesit di Brembate Sopra. All'incontro parteciperà anche l'assessore regionale all'Industria Andrea Gibelli. Continuano intanto le interrogazioni e le interpellanze.

Anche i parlamentari lombardi di Idv hanno presentato un'interrogazione parlamentare ai ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro perché si ricerchino soluzioni alternative, ricorda il deputato Gabriele Cimadoro (Idv) sottolineando che «sono senza meno ipotizzabili aiuti di Stato a possibili riconversioni dello stabilimento». A livello provinciale è stata presentata invece un'interrogazione urgente di Vittorio Milesi, Mauro Marinoni e Cinzia Baronchelli (Lista Bettoni) che chiedono al presidente della Provincia e all'assessore competente «quali iniziative intendano intraprendere per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Brembate Sopra e quale ruolo la Provincia intenda assumere nell'interlocuzione con i vertici dell'azienda». Solidarietà arriva anche da fuori Lombardia.

La Fim-Cisl di Ancona ha comunicato che nell'incontro con Indesit di giovedì esprimerà la sua «contrarietà» alla chiusura di Brembate Sopra e Refrontolo (Treviso). Infine, il segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Ezio Locatelli sostiene che quello presentato dall'Indesit «non è un piano di “consolidamento” e di “rilancio della competitività” delle produzioni» sostenendo che poco importa che l'azienda «dichiari di volere attuare investimenti per 120 milioni di euro, se questi si traducono nella chiusura di due stabilimenti dove lavorano 500 persone».

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