Economia
Venerdì 04 Giugno 2010
Oltre cento fallimenti in 5 mesi
Crescita del 25% sul 2009
Sfondano quota cento - e con le 22 procedure aperte nel corso del mese sono diventati 113 a fine maggio - i fallimenti dichiarati in provincia di Bergamo dall'inizio dell'anno. Rispetto allo stesso periodo del 2009 si tratta di un aumento del 25%, che rappresenta però anche un miglioramento nel confronto con maggio 2009, quando erano state dichiarate 27 procedure che avevano portato il totale da inizio anno a quota 91.
Attualmente i fallimenti dichiarati dal Tribunale di Bergamo viaggiano con quasi un mese di anticipo rispetto all'anno scorso. Nel 2009 la soglia dei 113 fallimenti già raggiunta quest'anno è stata infatti toccata a giugno, con un primo semestre chiuso a quota 117.
Tra i fallimenti dichiarati il mese scorso figurano anche aziende note dell'imprenditoria bergamasca. Tra queste il gruppo edile Co.ge.ind. Srl di Verdellino, che fa capo alla C&C. di Romano di Lombardia, che dopo l'ammissione a febbraio al concordato preventivo ha dovuto poi cedere il 28 maggio alla dichiarazione di fallimento, con procedura affidata al dottore commercialista, nonché sindaco di Bergamo, Franco Tentorio.
Le imprese del settore costruzioni sono quelle più numerose tra i fallimenti di maggio, a conferma delle difficoltà del comparto, ma non mancano anche diverse aziende manifatturiere, dalla Iba Industria Bergamasca Arredamenti di Grassobbio alla Tekmi, o alla Onice Spa, azienda di confezionamento di articoli tessili di Villa d'Ogna che ha trasferito la sede legale a fine 2008 a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi (ma nonostante questo il fallimento è stato dichiarato dal Tribunale di Bergamo competente territorialmente perché è rimasta in provincia l'area di riferimento).
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