Economia / Bergamo Città
Mercoledì 19 Maggio 2010
Metalmeccanici, venerdì sciopero
dipendenti delle piccole imprese
Quatto ore di sciopero nazionale, che a Bergamo si terranno venerdì 21 maggio (ultime 4 ore di ogni turno): la protesta è dei metalmeccanici dipendenti di piccole e medio-piccole aziende, che in Italia sono 400 mila. La protesta scatta per il rinnovo del biennio economico, che attende di essere rinnovato dal gennaio scorso. All'inizio di marzo Unionmeccanica-Confapi ha respinto la piattaforma e le proposte della Fiom-Cgil.
«I lavoratori ora temono che si arrivi a un accordo separato tra Unionmeccanica, Fim-Cisl e Uilm-Uil, deciso sulla pelle dei lavoratori senza alcun mandato democratico» spiega Mirco Rota, segretario generale della Fiom di Bergamo.
Ecco spiegato il motivo di questo sciopero che è soprattutto contro la pratica degli accordi separati e a sostegno di una serie di proposte presentata al tavolo della trattativa dalla Fiom.
«Si sta ritardando il rinnovo di un contratto nazionale scaduto, penalizzando i lavoratori e con l'idea di dividere il sindacato e il lavoratori i quali, ancora una volta, non sono chiamati ad esprimersi - continua Rota -. L'11 maggio scorso si è tenuto un incontro tecnico che si è concluso con un nuovo rinvio a un incontro fissato per venerdì prossimo, 21 maggio. Per quel giorno saremo in agitazione anche nella nostra provincia, dove dal rinnovo sono coinvolti circa 4000 lavoratori di aziende piccole e medio-piccole».
I metalmeccanici Cgil hanno ufficialmente consegnato al tavolo di trattativa una proposta: si riconferma la volontà di evitare un'intesa separata attraverso la realizzazione di un accordo ponte della durata di almeno 1 anno, in cui: si riconfermi la validità normativa del Ccnl unitario del 25 gennaio 2008 in vigore; si preveda per l'anno 2010 l'impegno a evitare i licenziamenti attraverso il ricorso alternativo e condiviso a tutti gli ammortizzatori sociali disponibili; si definisca una soluzione salariale transitoria anche attraverso una “una tantum” e un successivo aumento su base mensile, che tenga conto delle piattaforme sindacali presentate; in ogni caso la soluzione salariale individuata dovrà essere l'unico costo diretto contrattuale, verificando le possibilità di de-fiscalizzazione delle erogazioni definite; si utilizzi la durata dell'accordo ponte per discutere e definire in modo condiviso i rimandi del Ccnl del 25 gennaio 2008 in vigore, con priorità in materia di Organismo nazionale bilaterale e Mercato del lavoro.
La Fiom ha inoltre rivendicato l'erogazione dell'IVC (indennità di vacanza contrattuale) a decorrere dal mese di febbraio 2010.
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