Commercio e grande distribuzione
I sindacati: serve una pianificazione

La crisi nei settori commercio, turismo e servizi, è un'onda lunga che arriva soprattutto quest'anno, data dal fatto che le famiglie, dopo aver eroso i consumi nei mesi più duri, ora spendono meno e in modo ancora più oculato. Un'analisi fatta lunedì dai rappresentanti di categoria di Cgil, Cisl e Uil, durante il presidio di piazza Matteotti a Bergamo.

«Si confermano i nostri timori e le nostre previsioni – ha detto Alberto Citerio, Fisascat-Cisl –, con la crisi del potere d'acquisto che solo recentemente è entrata nel nostro settore. Il 2010 è iniziato nella maniera peggiore con cali a due cifre dei consumi anche nella grande distribuzione».

Si parla di «oltre trecento pratiche di mobilità in Bergamasca nell'ultimo anno, per i lavoratori dei settori commercio, turismo e servizi – ha sottolineato Maurizio Regazzoni, Uiltucs-Uil – e le casse in deroga, partite nell'aprile del 2009, che riguardano soprattutto le piccole e medie imprese commerciali e turistiche, e solo per un terzo i servizi».

La grande distribuzione evidenzia meno richieste in questo senso, «perché utilizza il part-time e i contratti a termine – ha continuato Regazzoni – che permettono di autoregolamentare il lavoro all'interno». In questo ambito, però, «l'apertura di nuovi centri commerciali non crea nuovo lavoro – come ha spiegato Lorenzo Agazzi, Filcams-Cgil –, ma solo migrazione da un posto all'altro, che determina spesso l'abbandono, a ogni spostamento, di certi diritti lavorativi, e la rinuncia alla qualità del lavoro stesso».

Serve, perciò, secondo i sindacati confederali, una «pianificazione e regolamentazione delle aperture di nuovi siti della grande distribuzione a livello istituzionale», e una regolamentazione unica, tra diversi comuni, per l'apertura degli stessi centri, nel rispetto di determinate festività. Per il rilancio del turismo a Bergamo, infine, serve una cultura più estesa di promozione, maggiori investimenti e una migliore viabilità.

Alessandra Bevilacqua

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