Economia / Bergamo Città
Giovedì 08 Aprile 2010
Il sistema vino è solido
nonostante la crisi mondiale
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Ben 4.200 espositori su una superficie netta di oltre 92 mila metri quadrati e un'attesa di 150 mila visitatori provenienti da oltre 100 Paesi: con questi numeri la «cinque giorni del vino» si affaccia al mercato internazionale all'insegna della fiducia. Infatti, «mai come quest'anno, Vinitaly si presenta come vetrina di un settore-pilastro della nostra agricoltura e anche della nostra economia», ha detto Ettore Riello, presidente di Veronafiere alla cerimonia di inaugurazione.
«Dopo l'anno horribilis dell'economia mondiale e il mutamento degli scenari di mercato, Vinitaly dimostra che il sistema vino è solido. E Veronafere - ha concluso Riello - vuole essere al fianco delle aziende in questo particolare momento dedicato alla ripresa del sistema economico».
Ed è proprio l'impatto della crisi sul vino italiano il tema conduttore della prima giornata di Vinitaly. Secondo l'indagine commissionata da Veronafiere (360 tra piccole, medie e grandi cantine rappresentative del tessuto produttivo nazionale) che sarà presentata oggi pomeriggio da Axiter-Confocommercio e Unicab, nonostante il generale pessimismo dei mesi scorsi, le aziende italiane hanno dimostrato una buona capacità di tenuta: infatti il 36,3% degli intervistati ha registrato, nel 2009, un aumento del fatturato, mentre il 30,8% è rimasto stabile.
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