Economia / Bergamo Città
Giovedì 08 Aprile 2010
Si è aperto il Vinitaly a Verona
Bergamo da record: 25 cantine
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Il vento, cioè, starebbe cambiando rispetto all'anno scorso, quando lo spettro della crisi aveva messo la tremarella a tutti. La situazione non si è senz'altro capovolta dall'oggi al domani (le cantine, in fondo, sono ancora piene di invenduto), ma forse la cupa disperazione dell'anno scorso sembra superata.
Un segnale positivo viene dalla folta presenza dei viticoltori bergamaschi alla Fiera che si apre giovedì 8 aprile a Verona (chiuderà lunedì 12): siamo a quota 25, tra cantine del Valcalepio e del Moscato di Scanzo, un numero mai raggiunto nelle edizioni precedenti.
Le prime si schiereranno attorno alla ormai tradizionale «piazza Valcalepio» organizzata dal Consorzio di tutela, guidato dal presidente Nino Grumelli Pedrocca, al primo piano del Palaexpo (la palazzina posta proprio all'ingresso della Fiera di Verona, dove sono ospitati i produttori lombardi); le seconde (anche loro con una nutrita presenza, ben sette) si riuniranno non lontano.
Le aziende socie del Consorzio Valcalepio offriranno i loro vini da abbinare ai prodotti tipici della terra bergamasca (salumi e formaggi) serviti da Agripromo. Al pomeriggio, spazio anche a un barman acrobatico che preparerà cocktail a base di Valcalepio.
Ma non sarà questa la sola attrattiva: venerdì, alle 11, la «piazza» sarà allietata dalla presenza del cantante bergamasco Ivan Cattaneo che ai suoi non più verdi fans presenterà in anteprima nazionale il suo ultimo album (una rivisitazione della musica degli anni Ottanta, il cui cd in edizione limitata è stato appositamente creato per il Consorzio Valcalepio).
Sabato pomeriggio, poi, sarà di scena lo sport, con gli atleti della Foppapedretti Bergamo e della Marmilanza Verona, le due squadre di volley di serie A1 di cui il Valcalepio è sponsor ufficiale. Al di là del contorno, comunque, al centro resta il vino.
E il vino bergamasco, quest'anno, porta in testa un cappello con la penna nera: l'8-9 maggio, infatti, Bergamo ospiterà l'83° raduno nazionale degli alpini e il Consorzio tutela Valcalepio - che sarà lo sponsor enoico ufficiale - ha creato per l'occasione un'etichetta dedicata all'evento.
I vini bergamaschi saranno serviti durante la manifestazione e avranno quindi la possibilità di essere degustati e conosciuti da «veci» e «bocia» (notoriamente non astemi) provenienti da tutta Italia. «Le aziende produttrici di Valcalepio - spiega Sergio Cantoni, direttore del Consorzio tutela - presenteranno un'etichetta o un bollino con la scritta "vino degli alpini". All'adunata pensiamo di vendere tra le 70 e le 100 mila bottiglie».
La Cantina Sociale Bergamasca, per l'occasione, ha preparato 500 magnum di Valcalepio rosso. In attesa del raduno delle penne nere, intanto, per il Vinitaly, i produttori bergamaschi si sono sbizzarriti a presentare nuove etichette: Il Calepino - specializzato nella produzione di spumante - presenta un Merlot Igt della Bergamasca 2005 battezzato «Mas» che non sta né per «Memento audere semper» (il motto dannunziano) né per «Motoscafo armato silurante», bensì per «Merlot annata storica».
Da Pecis, tornato a Verona dopo qualche anno, ecco, tra le altre cose, il Brut «Maximus» con uve di Moscato giallo. E anche Locatelli Caffi presenta, come novità proprio il Moscato giallo passito, oltre al «Pilendrì», una selezione di Valcalepio rosso.
Frizzanti novità dalla Cantina Sociale Bergamasca: dal metodo classico «Sottosopra» allo charmat «4ever» (da leggersi «forever», per sempre in inglese) all'anteprima dello spumante rosso aromatico «Matisse». Più Merlot e meno Cabernet per il Valcalepio rosso «Gaudes» di Villa Domizia-4R che, alla rassegna veronese, presenterà anche il Riserva 2005.
Da Tallarini ecco il passito di Moscato giallo «Assolo» e poi il Valcalepio rosso Riserva San Giovannino del 2005. Idem per Castello degli Angeli che presenta il Riserva 2006 «Barbariccia», mentre la novità di due aziende (La Rovere e la Collina) è il Valcalepio bianco.
Per chi non ama bere con gli estranei e preferisce restare col parentado, Savoldi ha preparato un apposito rosso da tavola: «zio Mario». E in un'Italia attraversata dalle fazioni, Biava resta «super partes», lasciando scegliere tra i vini da tavola «Guelfo» e «Ghibellino». Ma è meglio non scoprire tutte le carte. Altre sorprese riserverà la degustazione di Valcalepio e Moscato di Scanzo a chi farà capolino al Palaexpo del Vinitaly tra giovedì e lunedì.
Pierluigi Saurgnani
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