Popolare Bergamo: nel 2009
cresce il credito, cala l'utile

«La Banca Popolare di Bergamo, pur risentendo degli effetti derivanti dalla crisi economica e finanziaria, ha interpretato il proprio ruolo di «banca del territorio», portando avanti l'azione continua di sostegno alla clientela e nel contempo limitando gli effetti negativi che la crisi ha inevitabilmente prodotto sui risultati economici della banca». Lo si legge nel comunicato con cui la Popolare annuncia l'approvazione del progetto di bilancio al 31 dicembre 2009.

«Questa capacità di affrontare la crisi e limitarne gli effetti, viene dalle profonde radici di 140 anni di storia nonché da un solido ed operativo presente garantito cia 3.736 collaboratori inseriti nel contesto organizzativo del quarto gruppo bancario nazionale. Il rafforzamento della solidità patrimoniale e la contestuale crescita degli impieghi ne sono la più concreta dimostrazione».

Il bilancio dell'esercizio 2009 dà una dimensione quantitativa ai fenomeni sopra descritti, «evidenziando il forte impegno verso l'economia locale rappresentato dalla crescita del credito erogato dell'1.2% rispetto al dicembre 2008, al quale si debbono aggiungere ulteriori 1.9 miliardi erogati alla clientela attraverso le società specializzate del Gruppo Ubi Banca».

L'attenta gestione del credito ha contenuto l'espansione delle rettifiche di valore su crediti allo 0.55%, riuscendo a rallentarne la crescita nel secondo semestre dell'anno; risulta in ogni caso tangibile il significativo incremento del livello di difficoltà dell'economia locale se si compara l'indice 2009 con quello del 2008 (0.32%).

In tale contesto la banca, sempre quale parte integrante e componente dinamico del tessuto economico locale, ha proseguito il rafforzamento della solidità patrimoniale (Total Capital Ratio al 13.17%) costituendosi una più forte base per affrontare l'immediato futuro che presenta i segni di una timida ripresa.

I numeri e il dividendo
L'utile netto si attesta a 179 milioni di euro, -52% rispetto al 2008, quando fu di 372,8 milioni di euro. Tale risultato consentirà - si legge nel comunicato - di proporre all'assemblea, oltre alle destinazioni legislative e statutarie, la distribuzione di un dividendo unitario per azione di 0,0356 euro alla totalità di azioni, pari a 1.256.300.000, che compongono il capitale della banca completamente detenuto (al 31 dicembre 2009) dalla capogruppo Ubi  Banca.

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