Bresciani replica a Piccinini:
«Reazione di cattivo gusto»

Mentre stanno arrivando i primi dati sulle adesioni allo sciopero di oggi, il segretario provinciale della Cgil di Bergamo, Luigi Bresciani, risponde alla replica del segretario provinciale della Cisl, Ferdinando Piccinini: “Trovo di cattivo gusto la reazione del segretario provinciale della CISL a quanto dichiarato da me oggi in piazza. Ho ribadito ancora una volta che ritengo sbagliata l'idea della CISL che gli scioperi generali non servano a nulla e che ci sia un sindacato, il loro, che ottiene i risultati, ed un altro, il nostro, che protesta e basta. La verità è un'altra: di risultati sino ad ora non se ne sono visti, né sul fronte di una politica contro la crisi né su quello della riforma fiscale. Zero assoluto».

«La polemica della CISL dovrebbe indirizzarsi meglio, cioè contro un Governo che non dà alcuna risposta alle famiglie in difficoltà, ai precari, ai giovani in cerca di lavoro. Ricordo comunque alla CISL che gli accordi positivi noi li abbiamo firmati, anche con voi. Non si dica che siamo il sindacato della sola protesta. Ma siamo ormai in una fase in cui non possiamo più stare zitti, anche a fronte dell'attacco che ogni giorno subiscono la democrazia e i diritti dei lavoratori in questo Paese. Auspichiamo che si possa, comunque, riprendere un percorso unitario, perché siamo consapevoli che divisi siamo più deboli ed uniti, più forti”.

L'agitazione, che è stata di 4 ore, nella nostra provincia si è svolta dalle 9 alle 13 per il primo turno e la giornata. Per il secondo e il terzo turno, l'astensione dal lavoro coinciderà con le ultime quattro ore.

I primi dati di adesione raccolti: Eurogravure di Treviglio, 80% (su un organico di 150 lavoratori)
NIIAG di Bergamo, 35% di adesioni (su un totale di 400 dipendenti in organico)
Sanpellegrino, circa 50% (sui 400 dipendenti totali)
Galbani di Caravaggio, 30% sul primo turno (sui 300 in organico)
ABB di Dalmine, 40% degli operai (in organico: 600 dipendenti di cui 250 operai)
Bianchi Vending di Zingonia, 90% (sui 196 dipendenti)
Same di Treviglio, 70% dei lavoratori della produzione (1400 dipendenti di cui 900 operai)
Nicotra di Ciserano, 60% della produzione (190 dipendenti in organico, di cui 120 operai)
Lovato di Gorle, 60% (su tutti i 240 dipendenti)
Tenaris-Dalmine, 40% sui presenti della mattinata.

Nel settore pubblico, la FP-CGIL fa sapere che l'adesione è stimata dal 10 al 15%: le stesse percentuali che vengono registrate in occasione di scioperi unitari per il rinnovo del contratto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA